Tu sei qui: Home Banca Dati Autori Leonardo Sinisgalli

Leonardo Sinisgalli


Leonardo

Sinisgalli

Leonardo Sinisgalli (Montemurro 1908 - Roma 1981), è stato un poeta, ingegnere e giornalista.
 Nato in provincia di Potenza, negli anni Trenta si trasferisce a Roma per conseguire la laurea in ingegneria; qui Sinisgalli stringe rapporti con numerosi esponenti della cultura letteraria incontrati nelle salette del celebre caffè Aragno: Angioletti, Ungaretti, Scipione, Mafai, De Libero e collabora alle riviste «L'Italia letteraria» e «La Lettura». Terminati gli studi si trasferisce a Milano, dove dal 1936 all’inizio della guerra dirige l’ufficio tecnico di pubblicità della Olivetti, nel dopoguerra è invece assunto come consulente presso la Pirelli di Milano, poi alla Finmeccanica di Roma.
L’esordio poetico dell’autore è segnato dalle raccolte Cuore (1927), 18 poesie (1936) e Campi Elisi (1939), accolte in modo positivo dalla critica, in particolare da Contini e De Robertis, con due recensioni pubblicate sulle pagine de «La Lettura». Dal 1943 le sue opere sono pubblicate nella prestigiosa collana dei poeti dello «Specchio», edita da Mondadori. L’attività di Sinisgalli prosegue con la pubblicazione di numerose raccolte poetiche tra cui: I nuovi Campi Elisi (Mondadori 1947), La vigna vecchia (Edizioni della Meridiana 1952), L'età della luna (Mondadori 1962), Il passero e il lebbroso (Mondadori 1970), Mosche in bottiglia (Mondadori 1975), e Dimenticatoio (Mondadori 1978). Tra gli scritti in prosa si segnalano: Fiori pari e fiori dispari (Mondadori 1945), Belliboschi (Mondadori 1948). Sinisgalli si distingue per lo spirito innovativo con il quale opera nel mondo dell’arte e quello dell’industria, instaurando un dialogo tra la scienza e le varie espressioni delle discipline umanistiche. Ritratti di macchine (Edizioni di Via Letizia 1938) e Quaderno di geometria («Campo Grafico» 1935) rappresentano i primi tentativi dell’autore di superare la dicotomia tra le due culture; queste esperienze trovano compiuta esperienza nella rivista bimestrale «Civiltà delle Macchine», diretta da Sinisgalli dal 1953 al 1958: autori e artisti sono chiamati a rispondere a interrogativi, spesso posti direttamente dal direttore, sul possibile equilibrio tra arte e tecnica. L’attività della rivista durante la direzione di Sinigalli è descritta nei volumi: Gianni Lacorazza, Meccanima, Civiltà delle Macchine negli anni di Leonardo Sinisgalli (1953 - 1958), Consiglio Regionale della Basilicata, 2005 e in Giovanni Scheiwiller, Civiltà delle macchine. Antologia di una rivista 1953-1957, Milano, Libri Scheiwiller, 1988. Tale interesse prosegue e si approfondisce nelle raccolte di scritti in prosa Furor mathematicus (Urbinati 1944) e Horror vacui (O.E.T. 1945). Nel 1963 l’autore fonda e dirige la rivista di design «La botte e il violino» in otto numeri, alla chiusura di quest’ultima dirige «Il quadrifoglio», una rivista d'automobilismo che l'Alfa Romeo dedica agli alfisti; per tutta la vita collabora con articoli, saggi e la redazione di rubriche a numerose riviste quali: «Casabella» «Domus», «Primato», «Prospettive», «Il Mondo», «Tempo Illustrato». Alla critica artistica sono dedicate le monografie di pittori contemporanei come Atanasio Soldati (Edizioni di Campo Grafico 1934), Antonio Donghi (U. Hoepli 1942) e il volume I martedì colorati (Immordino 1967). In quest’ambito si segnalano inoltre le seguenti opere dedicate ad artisti: Un disegno di Scipione e altri racconti (A. Mondadori 1975), Ode a Lucio Fontana (Bucciarelli 1962), Dodici paragrafi per Leonardo Castellani (Edizioni della Pergola 1976). Di notevole importanza anche l’antologia Pittori che scrivono (Edizioni della Meridiana 1954) che raccoglie scritti, poesie e disegni di pittori come Cantatore, Carrà, De Chirico, De Pisis, Fazzini, Fontana, Gentilini, Guttuso, Maccari, Mafai, Morandi, Omiccioli, Scialoja, Sironi, Tamburi, Viviani, Ziveri. In linea con l’interesse per le arti figurative, le pubblicazioni dell’autore vedono spesso la collaborazione di artisti che illustrano le sue opere con acqueforti, incisioni, litografie; pubblica Il re e l’indovino (Tipografie Castaldi 1961) con sei acqueforti di Franco Gentilini, Imitazioni dall'Antologia Palatina con cinque acqueforti di Franca Ghitti (L’Arco Edizioni d’Arte 1981), Elegie con acqueforti di Domenico Purificato (F. Riva 1975) ed altri; notevole inoltre la collaborazione con Lucio Fontana in Concetto Spaziale di Lucio Fontana e Diario di Leonardo Sinisgalli (Bucciarelli 1969) e Ode a Lucio Fontana (Bucciarelli 1962). Sinisgalli inoltre affianca all’attività letteraria anche l’attività pittorica, del cui connubio sono testimonianza i volumi: Vanterie dell’arrotino (G. Le Noci 1962), Cineraccio (Cento Amici del Libro 1966), Come un ladro (Torraco 1979), Il Tempietto (Edizioni della Pergola 1973), Le finestre di via Rubens (Bucciarelli 1962).

Per ulteriori informazioni sull’opera dell’autore si rimanda a: Le muse irrequiete di Leonardo Sinisgalli, a cura di Giuseppe Appella, De Luca edizioni, Roma, 1988; Giuseppe Lupo, Sinisgalli e la cultura utopica degli anni Trenta, Milano, Vita e Pensiero, 1996; si rimanda inoltre al sito web della Fondazione Sinisgalli, www.fondazionesinisgalli.eu.

[Barbara Taccone]