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Salvatore Quasimodo


Salvatore

Quasimodo

(Modica 1901 - Amalfi 1968). Trascorre la prima giovinezza a Messina, dove viene a contatto con l'ambiente culturale della città, coltivando i primi interessi letterari. Stringe amicizia con Salvatore Pugliatti e Giorgio La Pira, con cui fonda la rivista mensile «Nuovo Giornale Letterario», dove pubblica alcuni dei suoi primi versi. Terminati gli studi superiori, si trasferisce a Roma iscrivendosi alla facoltà di Agraria, che abbandona per le precarie condizioni economiche. Si impiega così in svariate occupazioni ma non trascura le letture e gli studi: in questo periodo si interessa alla civiltà classica, studiando greco e latino. Dopo un periodo trascorso per lavoro a Reggio Calabria e segnato dal ritorno alla poesia (le liriche di questo periodo sono raccolte nel manoscritto Notturni del re silenzioso, edito postumo, Sicania 1989), nel 1929 si reca a Firenze su invito del cognato Vittorini che lo introduce nell'ambiente culturale del capoluogo toscano. Conosce così Loria, Montale, Bonsanti e sulla rivista diretta da quest'ultimo, pubblica alcune poesie; nel '30 per le edizioni di Solaria esce la sua prima raccolta di versi, Acqua e terre. L'anno successivo è trasferito al Genio Civile di Imperia e il nuovo impiego gli permette di recarsi spesso a Genova, dove stringe amicizia con Grande, Barile e Sbarbaro e lo scultore Messina, a cui rimane legato anche in seguito. Collabora alla rivista «Circoli» e proprio per le edizioni legate all'attività di questo periodico esce Oboè sommerso (1932). Verso il 1934 si trasferisce a Milano, città nella quale trascorrerà il resto della sua vita. Qui pubblica Erato e Apòllion (Scheiwiller 1936), cui seguono, nel corso degli anni, le raccolte Poesie (Primi Piani 1938), Ed è subito sera (Mondadori 1942), Con il piede straniero sopra il cuore (Quaderni di Costume 1946), Giorno dopo giorno (Mondadori 1947), La vita non è sogno (Mondadori 1949), Il falso e vero verde (Schwarz 1954, poi Mondadori 1956), La terra impareggiabile (Mondadori 1958) e Dare e avere (Mondadori 1966) e la pubblicazione di numerose traduzioni e di prose saggistiche (Petrarca e il sentimento della solitudine, Il poeta e il politico e altri saggi, Scritti sul teatro e Leonida di Taranto). A Milano Quasimodo entra presto in contatto con lo stimolante ambiente culturale della città e inizia a frequentare Persico, Bo, Sinisgalli, Birolli, Cantatore, Guttuso, Martini, Messina, Sassu e il resto degli scrittori, pittori, scultori e critici che, dalla fine degli anni Trenta fino al periodo immediatamente successivo alla conclusione del conflitto bellico, gravitano intorno alla rivista «Vita Giovanile», poi «Corrente», fondata nel 1938 da Treccani. All'interno di questo gruppo e, in seguito, nel più ampio ambiente artistico milanese, il poeta stringe contatti stretti e duraturi, a livello affettivo oltre che professionale, come testimoniato dalla collezione d'arte privata del poeta, in cui si distinguono, tra le numerose opere che gli amici pittori gli hanno donato, un'ampia serie di ritratti dedicati allo stesso poeta. Da ricordare, in particolare, gli intensi rapporti intrattenuti con Guttuso, Manzù, Sassu e Birolli. Con lo stesso Birolli, con Bo e con il gallerista Bertoni, durante il periodo della Liberazione, lavora alla progettazione, poi fallita, di una rivista mensile di lettere e arti, «Atlante». L'amico Birolli è inoltre il primo artista di cui Quasimodo si fa interprete, scrivendo la prefazione dei cataloghi di alcune personali del pittore tenutesi nel periodo a cavallo tra la guerra e la ricostruzione post bellica. L'attività di critico del poeta però si sviluppa e si consolida solo più tardi, a partire soprattutto dagli anni Cinquanta e Sessanta, con articoli su periodici (sopratutto su «Le Ore» e su «Tempo») e con pubblicazioni monografiche, dedicati ad artisti contemporanei (ad eccezione dell'importante prefazione a L'opera completa di Michelangelo pittore) e attivi sulla scena artistica nazionale e in particolar modo milanese, tra i quali si ricordano Afro, X. Bueno, C. Cagli, D. Cantatore, C. Carrà, E. D'Albisola, G. De Chirico, A. Fabbri, R. Guttuso, G. Manzù, C. Marino, U. Mastroianni F. Messina, G. Migneco M. Moreni, E. Morlotti, A. Pizzinato, M. Rossello, A. Rossi, A. Sassu, L. Sotilis, G. Usellini, E. Vedova, O. Tamburi. Inoltre, la stretta vicinanza al clima artistico della Milano degli anni Cinquanta e Sessanta, dove si sviluppano le ricerche astratte e informali, fa sì che il poeta e critico sperimenti delle prove pittoriche e componga nel 1953 una serie di ventisette gouaches ispirate a queste correnti, donate all'amico Alberto Lùcia (poi riprodotte fedelmente e pubblicate in una preziosa edizione a tiratura limitata La visione poetica del sogno: ventisette gouaches e ventisette poesie di Salvatore Quasimodo, a cura di A. Quasimodo, con tre conversazioni di N. Livings e un saggio di R. Bossaglia, Bologna, Sintesi, 1993).
La duratura e intensa consuetudine di Quasimodo con l'ambito delle arti figurative è testimoniata inoltre dalle sue numerose collaborazioni editoriali con pittori, tra cui si ricordano Con il piede straniero sopra il cuore, illustrato da B. Vaccarini (Quaderni di Costume 1946); Il falso e vero verde, con litografie di G. Manzù (Schwarz 1954); Nove poesie, con acqueforti di D. Cantatore, (F. Riva,1963); Milano in inchiostro di china con illustrazione di A. Rossi, (Amilcare Pizzi 1963); Uomo del mio tempo: lirica, con incisioni di G. Ajmone, G. Breddo, D. Cantatore, G. Capogrossi, F. Gentilini, V. Guidi, B. Saetti, A. Sassu, R. Sommarauga (Edizioni Verona 1963); 4 oggetti di Lucio Fontana e 2 poesie di Salvatore Quasimodo (Tosi 1965). Si segnala il progetto poi non realizzato di una edizione di Con il piede straniero sopra il cuore con disegni di Birolli (le cui tavole sono poi state pubblicate in Italia 1944, Edizioni della Conchiglia 1956). Sempre nell'ambito della realizzazione di libri d'artista e edizioni illustrate si ricordano i volumi di traduzioni realizzati in collaborazione con D. Cantatore (Il fiore delle Georgiche di Virgilio, Gentile, 1944), R. Birolli (Carmina di Catullo, Edizioni di Uomo 1945), M. Marini (Il fiore delle Georgiche, Edizioni della Conchiglia 1945), C. Carrà (Dall'Odissea, Rosa e Ballo 1945), A. Bonfanti (Mutevoli pensieri di C. Aiken, All'Insegna del Pesce d'Oro 1963), P. Casarini (Romeo e Giulietta, Verona 1964) R Crippa (Il gioco degli astragali, Moneta 1968) e G. De Chirico (Iliade, Mondadori 1968). Ulteriori testimonianze dell'attività di Quasimodo nel campo dell'editoria d'arte sono rappresentate dall'antologia che egli stesso compone con Anceschi dei Lirici minori del XIII e XV secolo illustrata da A. Martini (Edizioni della Conchiglia 1941) e la prefazione da lui scritta a Le opere e i giorni di Esiodo tradotti da F. Codino con illustrazioni originali di G. Manzù (Edizioni dell'Elefante 1966). Si segnala infine la traduzione delle Poesie di P. Neruda, con la riproduzione di disegni di Renato Guttuso (Einaudi 1952), e di Lu pani si chiama pani di I. Buttita, sempre con la riproduzione di disegni di Guttuso (Cultura sociale 1954).
Per maggiori informazioni bio-bibliogafiche su Salvatore Quasimodo, si rimanda alla pubblicazione dell'opera completa in Poesie e discorsi sulla poesia, a cura e con un'introduzione di G. Finzi, prefazione di C. Bo, Milano, Mondadori, «i Meridiani», 2012. I saggi d'arte, gli articoli sui periodici e le presentazione di mostre in cataloghi scritti da Quasimodo sono in gran parte raccolte nel volume Birolli, X. Bueno, Cantatore, De Chirico, Esa D'Albisola, Fabbri, Manzù, Marino C., Mastroianni, Migneco, Rossello, Rossi, Sassu, Sotilis, Usellini, Tamburi visti da Salvatore Quasimodo, con un’introduzione di M. Valsecchi, Milano, Edizioni Trentadue, 1969. Varie le esposizioni dedicate al rapporto del poeta con le arti figurative: si segnalano il catalogo della mostra allestita nel 1994 presso il centro culturale dei Consulenti del lavoro di Roma, Quasimodo, la pittura e i pittori: far di conto con la poesia, a cura di R. Bossaglia, Roma, Consulenti del lavoro, 1994, quello della mostra tenutasi dal 2 dicembre 1999 al 30 gennaio 2000 presso il Palazzo Reale di Milano, Quasimodo a cura di A. Quasimodo, Milano, Mazzotta, 1999, e della mostra itinerante che si è svolta dal 6 al 10 dicembre 2004 presso l'Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, dal 18 dicembre 2004 al 1 gennaio 2005 al Convento del Ritiro di Siracusa e dal 5 gennaio al 23 dicembre presso il Palazzo di San Benedetto a Modica, La brigata che lieve m'accompagna: artisti intorno a Quasimodo, Florida (Siracusa), Nuova Grafica di Invernale, 2004.

[Sandra Zinone]