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A. Pizzi


La casa editrice Amilcare Pizzi Arti Grafiche è fondata nel 1914 a Milano da Amilcare Pizzi che, garzone in una piccola tipografia e poi studente della scuola del libro di Milano, dopo qualche anno di esperienza presso la tipografia Sonzogno, decide di avviare un proprio stabilimento investendo il capitale derivatogli da un ingaggio come calciatore presso la società “Milano F.C.”. Nel 1919 si associa con l'amico tipografo Pietro Pizio, fondando la Pizzi & Pizio Arti Grafiche. Lo stabilimento dal 1929 impiega macchinari moderni e all'avanguardia e nel 1934 vanta l'istallazione della prima macchina a quattro colori off-set; due anni dopo apre una filiale a Roma. Dopo aver svolto inizialmente solo attività tipografica, con la stampa soprattutto di manifesti pubblicitari, Pizzi si specializza nell'editoria d'arte. Questa linea direttiva viene consolidandosi e sviluppandosi sempre più in seguito alla ricostruzione degli stabilimenti, distrutti nel 1943 dai bombardamenti su Milano. La nuova espansione si concretizza con la fondazione nel 1948 della casa editrice Silvana Editoriale D'arte (dal nome della figlia scomparsa prematuramente), in seguito ribattezzata solo Silvana Editoriale. La rifondazione di questa attività editoriale è anticipata nel 1944 dal lancio di un'omonima collana, inaugurata con un volume su Giotto commentato da Carlo Carrà, cui seguono altri titoli dedicati a grandi artisti italiani, come Masaccio, Tiepolo e, inoltre, il celebre volume su Mantegna, realizzato prima che i bombardamenti su Padova del 1944 colpissero la cappella Ovetari. La nuova casa editrice, ancora in attività, si distingue per la riproduzione del Codice Resta, conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano (1955) e per le pubblicazioni d'arte, in cui si specializza ulteriormente a partire dagli anni Cinquanta, operando in ambito internazionale con la pubblicazione di cataloghi di mostre tenutesi nei più importanti musei del mondo, ma non abbandonando il mercato nazionale, in particolare con la stampa di monografie commissionate da istituti bancari e grandi aziende italiane.
Nonostante la grande espansione della Silvana Editoriale e pur senza la costituzione di vere e proprie collane, continuano, autonomamente ma spesso con il marchio Silvana editoriale S. p. A., le pubblicazioni della Amilcare Pizzi. Il suo catalogo è costituito da volumi ancora dedicati all'ambito artistico o attinenti ai luoghi d'interesse, agli eventi e alla promozione del territorio italiano e in particolar modo di Milano, tra i quali si segnala Milano in inchiostro di china con poesie e presentazione di Salvatore Quasimodo e con illustrazioni di Attilio Rossi (1963).

Per maggiori informazioni si veda Editori a Milano (1900-1945): repertorio, a cura di Patrizia Caccia, introduzione di Ada Gigli Marchetti, Milano, Angeli, 2013 e i siti internet http://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/soggetti-produttori/ente/MIDB001347/http://www.silvanaeditoriale.it/canale.asp?id=2.

[Sandra Zinone]