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Vittorio Avella


Vittorio

Avella

Vittorio Avella nasce a Nola, in provincia di Napoli, nel 1942, e attualmente vive a Nola dove dirige la casa editrice e stamperia d’arte Il Laboratorio, fondata nel 1978 assieme a Antonio Sgambati e specializzata nella realizzazione di libri illustrati. Per le edizioni de Il Laboratorio Avella ha illustrato numerosi testi poetici, tra i quali si possono ricordare  Morsura mediterranea di Ada Patrizia Fiorillo (1986); Otto ottave per una casa che non esiste più di Giancarlo Zagni, (1991); Fuga in Brasile con Carlotta Ernstydi Felice C. Simonetti (1991); Vietati i topolini di Lucia Dell’Anno (1992); Orcotomo e la donna savia di Claudio Marchese (1993); Il naufragio di Edoardo Sant’Elia (1996) e Sparigli Marsigliesi di Mariano Bàino (2002). Il suo percorso formativo inizia all’Accademia di Belle Arti di Napoli; nel 1964 Avella si trasferisce a Parigi per seguire i corsi d’incisione all’Ecole des beaux-arts. Tornato in Italia trascorre qualche anno a Milano, finché nel 1972 torna nella sua città natale; a Nola diventa segretario del Partito comunista locale, organizza e dirige il Centro Arteincontri, nel frattempo partecipa alle più importanti manifestazioni e rassegne in Italia, mantiene contatti internazionali, e dirige la galleria di grafica presso l’editore Marotta di Napoli. Avella si dedica prevalentemente all’incisione, come testimonia, tra le altre, la mostra antologica Del sogno inciso,Palazzo Sasso, Ravello, 2011; il suo lavoro si rivolge tuttavia anche ad altre forme artistiche come ad esempio la lavorazione della cartapesta per i carri delle feste popolari, allo scopo di recuperare vecchie tecniche il cui sapere è scomparso nel tempo e di rivalorizzare il connubio tra artigianato e arte.

Si rimanda al sito www.illaboratorio.it per ulteriori informazioni sull’artista.

[Giovanna Lo Monaco]