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Cesare Vivaldi


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Vivaldi

Cesare Vivaldi (Porto Maurizio, 13 Dicembre 1925 – Roma, 13 gennaio 1999) è stato un poeta, traduttore e critico d’arte. Nel 1932 lascia la Liguria per trasferirsi a Roma, dove consegue la laurea in Lettere nel 1951 con una tesi sulla poesia di Dino Campana discussa con Giuseppe Ungaretti. Nel dopoguerra partecipa all’esperienza della rivista «La strada» di Antonio Russi, iniziando anche la sua attività di critico d’arte. Iscrittosi al PCI, diviene giornalista per «L’Unità», ma in seguito ai fatti d’Ungheria abbandona il partito. Esordisce giovanissimo come poeta con I porti (Guanda 1943), raccolta ancora improntata ad uno stile ermetico, per poi dedicarsi ad una poetica di tipo neorealista. Già a partire dalla pubblicazione di Otto poesie nel dialetto ligure di Imperia (Arte della Stampa 1951), si manifesta il suo interesse per la poesia dialettale, cui dedicherà alcuni lavori (Poesie liguri 1951-1954, All’insegna del pesce d’oro 1960; Poesie liguri vecchie e nuove, All’insegna del pesce d’oro 1980; La vita sa di buono: tutte le poesie in dialetto ligure (1951-1992), Newton Compton 1996). A partire dagli anni Sessanta la sua poesia si fa sperimentale e risente dell’influsso della neoavanguardia. La sua attività poetica è sempre accompagnata da un’eguale attenzione per le arti visive. Collabora, infatti, con alcuni artisti per la realizzazione di opere quali: Ode all’Europa ed altre poesie. 1945-1952 (Edizioni della Sfera 1952), con tre illustrazioni di Domenico Purificato; Dialogo con l’ombra (Grafica 1960), con cinque disegni di Giulio Turcato; Disegni e poesie (Edizioni Arco d'Alibert 1966), cartella contenente venti poesie dell’autore e ventisette disegni di Osvaldo Licini; Immagini catturate (Edizioni della Pergola 1970), con cinque incisioni di Emilio Scanavino e sei poesie dell’autore. Nel 1972 collabora con l’artista Ermanno Leinardi per la realizzazione della cartella Sei O, composta da sei serigrafie e una sua poesia. Gli anni Ottanta e Novanta risultano altrettanto proficui sia per quanto riguarda la critica d’arte, che la poesia. A sua firma escono, infatti, svariati interventi su cataloghi di mostre dedicate ad artisti quali Antonio Sanfilippo, Achille Perilli, Gastone Novelli, Enzo Brunori e molti altri, nonché raccolte quali Le parole e la forma: 12 poesie per 12 artisti (Botolini 1984), La brace delle parole (Grafica dei Greci 1984), con tre serigrafie originali di Piero Dorazio, Pietra d’Assisi (1985-1987) (Menagò 1988), con disegni di Claudio Verna, Poesie scelte, 1952-1992 (Newton Compton, 1993) e Il colore della speranza. Poesie 1951-1998 (Piazzolla 1999). Nel 1991, inoltre, impronta con Giacinto Spagnoletti un repertorio di poeti dialettali (Poesia dialettale dal Rinascimento a oggi, Garzanti 1991). Accanto alla sua attività di poeta e critico d’arte non va dimenticato il suo lavoro come traduttore, iniziato nel 1961 con le traduzioni di Arthur Rimbaud (Poesie; Illuminazioni; Una stagione all’inferno, Guanda 1961) e proseguito con quelle dal latino degli Epigrammi di Marziale (Guanda 1962), l’Eneide di Virgilio (Guanda 1962, più volte riedita), Contro le donne di Giovenale (Newton 1993) e L’arte d’amare; Come curar l’amore; L’arte del trucco di Ovidio (Newton 1996).

Per un approfondimento biografico e critico su Cesare Vivaldi si rimanda al seguente fascicolo monografico: «La Riviera Ligure», a. XIII, n. 36/37, Settembre 2001 – aprile 2002.

[Valeria Eufemia]