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Stelio Maria Martini


Stelio Maria

Martini

Stelio Maria Martini: (Ancona 1934 – Caivano 2016). Crescenzo Maria Martini - in arte Stelio Maria Martini - si forma culturalmente a Napoli, dove alla fine degli anni Cinquanta frequenta Luigi Castellano e Mario Persico, attivi nell'ambiente dell'avanguardia partenopea. Nel 1960 entra nel comitato redazionale di «Documento Sud» e due anni dopo dà alle stampe Schemi (Napoli, Sud-Arte, 1962), una plaquette in cui figurano quattordici "poemi-collage", per la creazione dei quali l'autore si avvale di una prassi artistica che combina insieme linguaggi provenienti dalla sfera visiva e verbale. Nel 1962 fonda e dirige, con Mario Diacono ed Emilio Villa, il periodico «Quaderno», la cui esperienza editoriale prosegue l'anno successivo a Roma, con la creazione, ad opera dei soli Villa e Diacono, di «Ex». Nel 1963 realizza Neurosentimental (Napoli, Continuum, 1974; poi Napoli, Morra, 1984), un "romanzo visuale" che esce per la prima volta in modo parziale sul secondo numero di «Linea Sud» (aprile 1965), rivista d'avanguardia di cui Martini è redattore negli anni Sessanta. Nel 1966 conosce Luciano Caruso, con il quale stringe un lungo sodalizio personale e intellettuale, destinato a durare quasi un trentennio. Nel 1968, insieme a Caruso, fonda a Napoli Continuum, sotto la cui sigla è racchiusa l'attività culturale, performativa e poetica di un gruppo di intellettuali, che si pone come obiettivo - stando a quanto affermano i due autori nell'antologia Il Gesto poi/etico: antologia della nuova poesia d'avanguardia (a cura di L. Caruso e S. M. Martini, «Uomini e Idee», n. 18, novembre-dicembre 1968) - «il miraggio della fusione delle arti». In questo periodo Martini collabora, inoltre, alle riviste «Uomini e Idee» ed «Ana eccetera», dirette rispettivamente da Corrado Piancastelli e Martino Oberto. Nel 1973, di nuovo insieme a Caruso, fonda la rivista-contenitore «Continuazione A-Z» ed è redattore di «Silence's weke». Tra il 1974 e il 1975, dirige la collana di volumetti «I Pattern» (Napoli, Visual Art Center), mentre, nel 1976, con Luciano Caruso, dà vita al periodico «E/mana/azione», che esce, con un totale di venticinque numeri, nelle città di Napoli, Catanzaro e Firenze fino al 1981. Nel 1986 cura l'allestimento dell'importante manifestazione L'impassibile naufrago: le riviste sperimentali a Napoli negli anni '60-'70 (Napoli, Villa Pignatelli, novembre-dicembre 1986). Accantonata l'esperienza dell'avanguardia, tra gli anni Ottanta e Novanta, Martini si dedica alla saggistica e alla critica letteraria, pubblicando diversi volumi tra i quali segnaliamo Breve storia dell'avanguardia (Marano di Napoli, Nuove Edizioni-Longobardi, 1988) e i tre testi usciti per i tipi dell'editore Marotta, Momenti erotici della poesia napoletana (Napoli 1991), Antichi indovinelli napoletani raccolti da Raffaele Aragona (Napoli 1991), e Poemi, Calligrammi, metri, con 12 disegni di M. Palliggiano e una testimonianza di L. Pignotti (Napoli 1991). Di notevole importanza sono anche gli studi condotti - dagli anni Settanta - sulla figura e sull'opera di alcuni autori italiani e internazionali, tra cui, in questa sede, ci limitiamo a ricordare le ricerche relative ad Edoardo Cacciatore (Edoardo Cacciatore, in I Contemporanei, vol. V, Milano, Marzorati, 1974, poi in Novecento, vol. X, Milano, Marzorati, 1979; L'enormità discorsiva di Edoardo Cacciatore, in Edoardo Cacciatore: la rivoluzione poetica del Novecento, a cura di Quaderni di critica, Roma, Lithos, 1997), Emilio Villa («Uomini e Idee», n. 2-4, ottobre 1975, a cura di L. Caruso e S. M. Martini; Sì, ma lentamente, Napoli, Morra, 1997; Scrittura totale, «il verri», n. 7-8, novembre 1998, poi in: S. M. Martini, Tramonto della parola, Roma, Bulzoni, 1999; Emilio Villa/ Scritti napoletani, con una lettera di Mario Diacono, Napoli, Morra-Socrate, 2003) ed Henri Chopin (di quest'ultimo, per conto dell'editore Morra, Martini ha curato la traduzione dal francese delle seguenti opere: La conferenza di Yalta, Napoli 1987; Il gambero cosmografico (1965) – Il granchiolino innamorato (1967), Napoli 1994; L'ultimo romanzo del mondo: storia di un capo occidentale o orientale, Napoli 1994). Ricordiamo inoltre che Martini, insieme a Luciano Caruso, ha effettuato importati scoperte sul Futurismo, pubblicando, in particolare, l'antologia in due volumi Tavole parolibere futuriste 1912-1974 (a cura di L. Caruso e S. M. Martini, Napoli, Liguori, 1974-1976) e il libro Futurismo e Novecentismo (a cura di L. Caruso e S. M. Martini, Livorno, Belforte «Le brache di Gutenberg-Storia», 1984). Nei primi anni Novanta, collabora alle riviste letterarie «Terra del Fuoco» e «Oltranza». Nel corso della sua carriera, Martini ha allestito diverse mostre personali (Neurosentimental, Firenze, Galleria La Piramide/Multimedia, maggio 1977; 1958-1981: Attraverso il labirinto dei linguaggi e della rappresentazione al poeta che entra nella poesia, Milano, Mercato del Sale, dicembre 1981; La parola del mio tempo: opere al Palazzo Ducale di Sant'Arpino, Caserta, Palazzo Ducale di Sant'Arpino, maggio 1998; Per forma di parola: Stelio Maria Martini dagli anni dell'avanguardia a Napoli ai labirinti verbali, Napoli, Cappella di Villa Rufolo, agosto 2001) e ha preso parte a numerose manifestazioni collettive dedicate alla "poesia visiva" e alla cultura d'avanguardia, tra le quali Poesia visiva 1963-1988. Cinque maestri: Ugo Carrega, Stelio Maria Martini, Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti, Sarenco, (Verona, Galleria d'arte moderna e contemporanea, ottobre 1988) e Poesia visiva e dintorni (Ultima avanguardia) (a cura di Enrico Mascelloni e Sarenco, Spoleto, Ex Convento di San Domenico, luglio-settembre 1995).

Per maggiori informazioni su Stelio Maria Martini, si rimanda al catalogo della mostra L'impassibile naufrago: le riviste sperimentali a Napoli negli anni '60-'70 (a cura di S. M. Martini, Napoli, Guida, 1986).

[Noemi Madonna]