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Ugo Carrega


Ugo

Carrega

(Genova, 17 agosto 1935 – Milano, 8 ottobre 2014). Verso la fine degli anni Cinquanta, Carrega inizia a interessarsi alle forme di sperimentazione su materiali sonori e fonetici, con composizioni come i Poemi astratti (1958), nello stesso anno pubblica la sua prima rivista in ciclostile: «Eìni». Si inserisce nei gruppi di avanguardia allora attivi a Genova, collaborando con la rivista «Ana Etcetera» di Martino e Anna Oberto; tra il 1965 e il 1966 elabora una originale forma di scrittura visiva, che definisce con il termine di «scrittura simbiotica», cui dedica il progetto editoriale «Tool», rivista in ciclostile da lui fondata nel 1965, con Rodolfo Vitone e Lino Matti, che reca il significativo sottotitolo di «Quaderni di scrittura simbiotica». In quest’ambito si collocano opere come i Poemi e i Racconti materici (1963), le Carte Arronsignite (1963), le Scritture a tasselli (1963), le Didascalie (1964), le Frasi aggiunte (1965), i Vetri (accumulati / trasparenze / scaglie) e le Saldature (1965), le Sbrinciate, le Tele dattiloscritte e le Torte (1967). In questo periodo collabora con la rivista «Marcatrè», per la quale cura un’importante antologia di poesia visiva (n. 19-22, 1966). Lavora come traduttore dall’inglese per diverse case editrici, e parallelamente prosegue la sua attività di artista e di animatore culturale, fondando a Milano – città in cui si è trasferito nel 1966 – il Centro Suolo (attivo solo per pochi mesi), dove organizza una Mostra Internazionale di Poesia Avanzata. In questi anni fonda e dirige le riviste «Quaderni di Tool» e «aaa» (con Mario Diacono), che si occupano della sperimentazione verbo-visiva in ambito italiano e internazionale; a queste affianca nel 1972 «Bollettino da dentro», in cui dà conto della propria produzione artistica. Collabora con numerose riviste, come «Tèchne», «Amodulo», «Geiger», «Lotta Poetica», e nel 1967 partecipa alla manifestazione di Fiumalbo Parole sui muri. Sue poesie sono incluse nelle antologie Poiorama pubblicata su «Linea Sud» (n. 2, 1965), New Italian Writing, «Chelsea» (n. 18-19, 1966), Il gesto poetico. Antologia della nuova poesia d’avanguardia, a cura di Luciano Caruso e Corrado Piancastelli, «Uomini e Idee» (n. 18, 1968); Poesia e/o poesia, a cura di Eugenio Miccini, Brescia-Firenze, Sarmic, 1972. Nel gennaio 1971 apre a Milano il Centro Tool (attivo sino al 1973), nei cui locali organizza una ventina di mostre dedicate alla sperimentazione verbo-visiva. Nel 1973, dopo la chiusura definitiva del Centro Tool, crea con Vincenzo Ferrari e Claudio Salocchi, il Centro di Ricerca Non Finalizzata, nell’ambito del quale realizza il libro Gli oggetti recuperati della nostra infanzia e il film sperimentale Oggetti sani, oggetti malati. Nel frattempo approfondisce la nozione di “scrittura simbiotica”, teorizzando la formula della “Nuova Scrittura”, con la pubblicazione, nel 1975, di un manifesto cui aderiscono Vincenzo Accame, Martino e Anna Oberto, Corrado D’Ottavi, Rolando Mignani, Liliana Landi e Vincenzo Ferrari. A quest’ambito di ricerca è dedicata la galleria del “Mercato del Sale”, aperta da Carrega nel 1974 in via Borgonuovo 20 (poi dal 1980 in via degli Orti 16), che nel corso degli anni ospita più di duecento eventi, tra cui si ricordano in particolare le mostre Raccolta italiana di Nuova Scrittura (1977) e Scrittura attiva. Processi artistici di scrittura (in varie edizioni, 1979-1980). Nel 1982 Carrega sostiene l’“Artescrittura” redigendo un manifesto firmato da Vincenzo Ferrari, Luca Patella e Magdalo Mussio, e nel 1993 fonda il centro Euforia Costante, un spazio culturale ed espositivo, che però chiude i battenti l’anno successivo, dopo aver organizzato una mostra sull’opera di Nanni Balestrini. E’ autore di libri d’artista e di numerose pubblicazioni dedicate alla sua produzione verbo visiva, tra cui si segnalano: Mikrokosmos (Tool 1968), Poemi per azione (Lerici 1969); Teoria del segno grafico come cosa (Amodulo 1970), La porta ap(o)erta (La Nuova Foglio 1976), Confortato dalla mente (Le parole gelate 1982). Numerose, inoltre, le mostre personali organizzate gallerie italiane (Galleria Schwarz, Milano 1970; Galleria Pourquoi pas?, Genova 1971; Galleria Blu, Milano 1972; Galleria La Bertesca, Genova 1973; Visual Art Center, Napoli 1974;  Galleria Il Canale, Venezia 1975; Studio D’Ars, Milano 1978; Galleria Multimedia, Brescia 1980; Studio Morra, Napoli 1985; Galleria Unimedia, Genova 1987) e all’estero (Galerie Reckermann, Colonia 1971; Galleria Veste Sagrada, Rio de Janeiro 1973; Galerie B14, Stoccarda 1978). 
Nel 1988 Paolo Della Grazia fonda assieme a Carrega l’Archivio di Nuova Scrittura (ASN), raccogliendo negli anni un ingente patrimonio documentario sulla sperimentazione verbo-visiva nazionale e internazionale. A partire dal 2000 il patrimonio documentario dell'ANS, comprendente anche l'archivio dello stesso Carrega, è depositato presso l’Archivio del ‘900 del Museo d’Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (MART), mentre le opere d'arte sono invece conservate in massima parte presso il Museion di Bolzano; si veda a questo proposito il volume di Daniela Ferrari, Archivio di Nuova Scrittura Paolo Della Grazia. Storia di una collezione, Cinisello Balsamo (MI), Silvana, 2012.

Per maggiori informazioni sull’attività di Ugo Carrega, si rimanda alla storica monografia curata da Aldo Rossi e Teresa Balboni, Ugo Carrega, Roma, Carucci, 1976 e all’importante catalogo Poesia visiva 1963-1988. 5 maestri: Ugo Carrega, Stelio Maria Martini, Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti, Sarenco, a cura di Eugenio Miccini e Sarenco, Verona, Edizioni Cooperativa “La Favorita”, 1988. Si segnala inoltre il saggio di Giorgio Zanchetti, Emorragia dell’io. L’esperimento di poesia di Ugo Carrega, Milano, Archivio Nuova Scrittura, 1995, nonché il volume dello stesso Carrega, «…di traverso a la Mente, eccetera…» (Milano 1999) che raccoglie gran parte della sua produzione poetica, narrativa, visuale, teorica e critica, oltre ad un’antologia di interventi critici ed una bio-bibliografia approntata dall’autore.

[Teresa Spignoli]