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Ex Officina Chimaerea


Le edizioni dell’Ex Officina Chimaerea nascono a Verona, sotto la direzione editoriale-tipografica di Gino Castiglioni e Alessandro Corubolo. Il primo volume (Concerto), stampato in maniera amatoriale, risale al 1960. La casa editrice si costituisce come officina privata, richiamando l’idea del private press di Franco Riva che indica con tale termine il carattere non professionale dell’attività dello stampatore. Tra il 1963 e il 1967 Castiglioni e Corubolo realizzano quindici volumi per mezzo di una macchina platina, ritagliandosi così un ruolo di prim’ordine nel campo delle edizioni d’arte e dei libri illustrati, con particolare rilevanza per quanto concerne alla poesia moderna e contemporanea. A partire dal 1968 i due editori iniziano a stampare con un torchio Albion del 1855, decorato con due figure animalesche chiamate chimere, che più tardi cederanno il nome alla tipografia. Se prima i titoli vengono pubblicati riprendendo i nomi degli editori (Gino Castiglioni e Alessandro Corubolo oppure all’inverso), dal 1985 le edizioni escono sotto l’insegna della Chimera (Sub signo Chimaerae; Ex Tipographia Chimaerea; Litteris Chimaerae; Ex Chimaerea Officina; Ex Officina Chimaerea). Dal 1986 il motivo chimerico viene rappresentato anche nella marca tipografica – grazie al disegno di Mimmo Paladino - sostituendo la croce caudata di Martin Schongauer, in uso fino ad allora. (In precedenza erano state utilizzate altre etichette tipografiche, come il capitello ionico nella primissima stampa del 1960, ovvero una marca rotonda con un fiore per le due edizioni del 1963-1964 uscite sotto l’insegna Stamperia Zenoniana.) Il catalogo dell’Officina conta oggi una cinquantina di titoli che comprendono testi di vari autori della letteratura italiana e internazionale (tra i quali Jorge Luis Borges, Dino Campana, Vincenzo Cardarelli, Guido Ceronetti, T. S. Eliot, Georges Hugnet, James Joyce, Jack Kerouac, Czeslaw Milosz, Goffredo Parise, Pericle Patocchi, Rainer Maria Rilke, Roberto Sanesi, Jude Stefan), e una collana di «Poeti stranieri», comprensiva di otto fascicoli realizzati nel periodo 1971-1985 come serie augurale e dedicata a pochi amici. Le edizioni testimoniano il gusto e il lavoro personale dei tipografi sui testi selezionati, nonché l’interesse per le interpretazioni figurative di Valerio Adami, Enrico Baj, Arnoldo Ciarrocchi, Alberto Manfredi, Mimmo Paladino, e Orfeo Tamburi. Tra le varie collaborazioni si ricorda il costante contributo della stamperia di Giorgio Upiglio e le edizioni realizzate per la Libreria Prandi.

Per approfondimenti sull’indice dei titoli pubblicati fino al 1991 si rimanda al catalogo: La Chimerea officina. Trent’anni di privatissima tipografia, Verona, Alessandro Corubolo e Gino Castiglioni, 1991; relativamente alle pubblicazioni degli anni seguenti invece si vedranno i sei fascicoli promozionali: Lettere dalla Chimera. Il privatissimo torchio di Alessandro Corubolo e Gino Castiglioni, Verona, Gino Castiglioni e Alessandro Corubolo, 1991-2001.

[Mária Palóc]