Tu sei qui: Home Banca Dati Autori Anna Maria Bartolini

Anna Maria Bartolini


Anna

Maria Bartolini

Anna Maria Bartolini (Firenze, 2 dicembre 1934 – Firenze, 16 dicembre 2013) dopo avere conseguito il diploma magistrale, per assicurarsi la propria indipendenza economica trova impieghi saltuari a Firenze, ma senza distogliere il pensiero dalla pittura. Nel 1960, durante la visita a una rassegna di giovani pittori in via dello Sprone, vede esposti i lavori degli allievi di Primo Conti e di Renzo Grazzini, al quale decide di mostrare alcuni suoi disegni. Comincia a frequentare lo studio di Grazzini, dove incontra personalità quali Vasco Pratolini e Alessandro Parronchi. Da qui in avanti le suggestioni della letteratura e della poesia iniziano ad agire su di lei, non solo lasciando segni sull’immagine pittorica ma anche risolvendosi in spunti di scrittura poetica (si ricordano i suoi due libri di poesia usciti negli anni Ottanta, Al giorno non bastano parole (Galleria Pananti 1981) e parole a specchio (Città di vita editore 1982), con illustrazioni della stessa artista). Incoraggiata da Grazzini, comincia a esporre in mostre collettive in Italia e all’estero. Nel 1966 espone alla Galleria Lo Sprone, nel 1968 alla Galleria Santa Croce e nel 1969 alla Galleria Campo Marte. Nel 1970 incontra il poeta Mario Luzi, che per l’artista diventerà un continuo punto di riferimento, e presenta in catalogo una mostra personale alla Galleria Palazzo Vecchio di Firenze. Nel 1972 diventa titolare della cattedra di discipline pittoriche al liceo artistico di Firenze, incarico che manterrà fino al 1987. Nel 1972 a Padova espone alla Galleria La Scacchiera, mentre nel 1977 presenta la sua prima cartella di litografie in edizione numerata intitolata Proverbi Cinesi, con introduzione di Wanda Lattes. Dal 1978 in poi le cartelle litografiche, le xilografie e le acqueforti si alternano con successo all’attività pittorica, e fra il 1981 e il 1982 Anna Maria Bartolini compone una serie di disegni a brace e inchiostro ispirati alla lettura del romanzo Il maestro di Margherita di Bulgakov. Nel 1983 pubblica Sottobraccio a Rosales (Cesati 1983), con una nota di Mario Luzi. Nel 1986, sempre in collaborazione con Luzi, realizza il libro d’artista Nel mare del non dormito sonno (Edizioni InClub 1986). L’anno successivo lascia l’insegnamento al liceo artistico di Firenze e inizia a tenere corsi all’università americana “Sara Laurence in Florence”, dove rimarrà fino al 2000. nel 1982, insieme a Luzi, pubblica il volume Non sono sazi della loro vita (Festina Lente 1992), presentandolo lo stesso anno al Museum of Modern Art di New York alla mostra “The Artist and the Book in Twentieith Century Italy”. Nel 1994 organizza una rassegna a Firenze alla Galleria Palazzo Vecchio 2, mentre nel 2002, sempre a Firenze, per una mostra al Festival dell’Unità realizza un quadro intitolato “Uomini mascherati e marionette”, ispirato alla poesia Gli uomini o la loro maschera (Per il battesimo dei nostri frammenti Garanti 1985) di Mario Luzi. Nel 2003 viene invitata dall’Istituto Italiano di Cultura del Cairo per presentare le sue opere più recenti presso le sale dell’istituto. Le sue ultime mostre si sono tenute a Firenze: nel 2006 alla libreria Liberi Libri, nel 2008 all’Accademia delle Belle Arti e del Disegno, nel 2010 all’Archivio di Stato, nel 2011 alla Biblioteca Comunale di Bagno a Ripoli e nel 2012 alla Galleria Pio Fedi. Nell’ambito dei libri illustrati, realizzati dall’artista a partire dal 2001, si segnalano Macchine impossibili ovvero maggiordomo in cucina (Meta Edizioni 2001); L’altra parte di noi (edizioni Polistampa 2011); Le Norine (Arte & Professioni 2015).

Per ulteriori informazioni biobibliografiche si rimanda al catalogo Anna Maria Bartolini: il segno, il colore: grafica e pittura, a cura di Luisella Bernardini e Antonella Ortolani, Firenze, Polistampa, 2010; mentre per un approfondimento sull’opera di Anna Maria Bartolini si rimanda alla consultazione del volume Anna Maria Bartolini, a cura di Luisella Bernardini e Francesco Milanesi, Firenze, Polistampa, 2015.
[Marco Proietto]