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Antonio De Filippis


Antonio

De Filippis

Antonio De Filippis nasce a Taranto nel 1946, nel 1954 si trasferisce con la famiglia a Napoli, dove attualmente vive e lavora. Studia presso l’Accademia di Belle Arti che, nel 1967, gli assegna il premio del Ministero della Pubblica Istruzione per la Scultura. Risalgono al 1968 le sue prime partecipazioni a mostre. Nel 1972 è tra i promotori della Consulta permanente regionale per la Cultura e l’Arte a Napoli. Nel 1973 aderisce al gruppo PROP-ART. Nel 1980 partecipa insieme con altri operatori culturali a mostre e dibattiti per il Sud Africa e per il Salvador. Il suo lavoro coinvolge diversi ambiti disciplinari, passando dall’architettura alle arti minori, dall’arredo interno all’urbanistica, dalla pittura alla scultura. Tesa tra tensione onirica e impegno sociale, la sua ricerca è improntata a una riflessione sull’uomo in rapporto alla società dei consumi. Ha collaborato frequentemente con altri artisti napoletani, in particolare con Carmine Rezzuti e Quintino Scolavino, con i quali realizza diverse mostre e eventi. Tra questi rientra il progetto Orologio ad acqua, ideato dai tre artisti assieme a Errico Ruotolo, Gabriele Castaldo e allo scrittore Gabriele Frasca. Il progetto mira a diminuire la distanza fra oggetti d'arte e fruitori, ma anche fra il discorso artistico e scientifico, nei luoghi e paesaggi urbani di Napoli legati alla divulgazione scientifica: Orologio ad acqua, presentato all'Acquario di Napoli nel 1995, è anche il titolo del primo degli interventi realizzati. Dall’evento nasce un libro illustrato, pubblicato dalla casa editrice Il Laboratorio di Nola, contenente serigrafie dei cinque artisti e un testo di Frasca. Con Il Laboratorio, e assieme a Rezzuti e Scolavino, De Filippis aveva già realizzato anche il volume Punto focale, con testi di Bruno Corà e Arcangelo Izzo nel 1989. Nel 1996 il gruppo di Orologio ad acqua organizza anche gli interventi Sidereus Nuncius, presso l'Osservatorio Astronomico, e La Flors Enversa, presso l'Orto Botanico; nel 1997 Rooms with no door e nel 1998 L’uomo della folla. Nel 1999 il progetto si conclude con una nuova iniziativa dal titolo Viaggiatori senza bagaglio al Museo Ferroviario di Pietrarsa, documentato nel volume eponimo curato da Achille Bonito Oliva (CHARTA, 1999).

Per alcuni cenni critici sull’opera dell’autore si rimanda a: Paesaggio sismico. Antonio De Filippis, Carmine Rezzuti, Quintino Scolavino, Villa Letizia, 6-26 luglio 1988, Napoli, LAN, 1988; Viaggiatori senza: Antonio De Filippis, Carmine Rezzuti, Quintino Scolavino, Museo civico Castelnuovo sala della loggia dal 1 al 31 ottobre 2003, Napoli , Ulisse & Calipso, 2006.

[Giovanna Lo Monaco]