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Antonio Papasso


Antonio

Papasso

(Firenze 1932-Anguillara Sabazia 2014). Si forma artisticamente a Firenze, come autodidatta. I suoi esordi si possono collocare tra il 1970 e il 1975, quando inizia a sperimentare nuove tecniche incisorie, e a teorizzare l’uso di carte veline da cui nascono le sue tipiche Papiers Froissès, esposte poi per la prima volta a Milano, presso la Galleria Zarathustra, nel 1979, con presentazione di Roberto Sanesi. Adotta inoltre lo pseudonimo di Antigone, col quale porta avanti la sua produzione artistica relativa alle stampe e alle opere ad olio. Negli anni Settanta viene a contatto con alcuni poeti e artisti di avanguardia, come Edoardo Sanguineti e Alfredo Giuliani, e con altri animatori della rivista «il verri». Sempre presso la Galleria Zarathustra organizza nel 1981 un’importante mostra il cui catalogo è curato da Gillo Dorfles. Negli anni Ottanta tiene importanti personali a Genova, Trento, Bologna Amburgo e Budapest. In questo periodo pubblica numerose cartelle d’arte come Canta (1981), Re/Spira, in collaborazione con Edoardo Sanguineti, (1982), Racconto, in collaborazione con Alfredo Giuliani, (1982), Forma Naturae (1983), Promemoria Pro/memoria, accompagnato ancora da un componimento di Sanguineti, di cui vengono stampati soltanto alcuni studi, uno dei quali acquisito dalla Bibliotèque Nationale de France. Nel 2006 Cinzia Di Bari allestisce due importanti mostre sull’opera di Papasso: la retrospettiva Il tutto e il niente, presso il Museo d’Arte Contemporanea dell’Università di Roma e l’antologica presso il Museo Storico dell’aeronautica Militare di Vigna di Valle. Nel catalogo Elogio del leggero, a cura della stessa Di Bari, è presente pure la poesia di Sanguineti Sonetto del foglio volante, dedicata all’artista.