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Ceri Richards


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Richards

Ceri Richards (Dunvant 1903 – Londra 1971), pittore gallese, nasce nei pressi di Swansea, città nella quale compie i suoi studi alla Swansea School of Art. Dal 1924 è borsista studente della Royal College di Londra dove porta a termine la sua formazione, avvicinandosi alle tendenze avanguardistiche del modernismo europeo. Successivamente si stabilisce a Londra e inizia a lavorare come grafico pubblicitario per il London Press Association. Nel 1930 esordisce come pittore tenendo alla Glynn Vivian Art Gallery di Swansea la sua prima mostra personale e nel 1934 espone alla mostra Objective Abstraction con i rappresentanti dell’Objective Abstractionist Group presso la londinese Zwemmer Gallery. Nel corso degli anni Trenta stringe rapporti con il Movimento Surrealista Inglese ed esegue i primi rilievi e le prime sperimentazioni con la tecnica del collage e dell’assemblaggio, esponendo alla collettiva del 1936 presso la London Gallery. In questo periodo assume l’incarico di professore alla Chelsea School of Art, dove insegnano tra gli altri Henry Moore e Graham Sutherland, e nel 1942 tiene la sua prima personale a Londra, alla Leger Gallery. Alla metà degli anni Quaranta gli viene commissionata l’illustrazione del poema The force that through the green fuse del compaesano Dylan Thomas da una delle riviste letterarie più importanti dell’epoca, la «Poetry London» diretta da M. J. T. Tambimuttu (1947, XI/3). Negli anni a venire, Richards tornerà più volte ad illustrare soggetti letterari, tratti in particolare dallo stesso Thomas o dal poeta, sempre di origine gallese, Vernon Watkins con cui stringe amicizia nel 1946. Nel 1954 dedica loro la mostra Homage to Two Poets tenuta alla Glynn Vivian Art Gallery e realizza la scenografia della lettura commemoriale dedicata a Thomas al Globe Theatre di Londra. Esegue inoltre una sequenza di opere ispirate al Music of Colours di Watkins, a Do not gentle into that good night (1956) di Thomas, alla cui poesia rende ulteriore omaggio con una serie di dodici litografie (1965) e con l’edizione di pregio Under milk wood (London, Folio Society, 1972). Nel suo lavoro postbellico, Richards ricorre con molta frequenza al motivo musicale e realizza varie opere con i titoli Cycle of Nature, Sabines o Cathédrale Engloutie. Nello stesso periodo ottiene i primi riconoscimenti per il suo lavoro nell’ambito della litografia; nel 1954 è vincitore della Mostra Internazionale di Bianco e Nero a Lugano e nel 1959 della Biennale d’Arte grafica di Ljubjana. Nel 1956 crea le scene e i costumi per l’opera Ruth di Lennox Berkeley, messo in scena dall’English Opera Group alla Scala di Milano e per l’opera Noyes Fludd di Benjamin Britten presentato due anni dopo all’Aldeburgh Festival. Nel corso degli anni successivi è impegnato con le commissioni dei cattedrali St. Edmund Hall a Oxford (1958), Derby Cathedral (1964) e il Cathedral of Christ the King a Liverpool (1968). Nel 1962, a coronomento di un’intera carriera, rappresenta Gran Bretagna con una grande retrospettiva alla Biennale di Venezia, in occasione della quale ottiene il Premio Einaudi. In ambito di collaborazioni editoriali si segnala l’importante sodalizio con Roberto Sanesi, intensificato dal condiviso interesse per la poesia di Dylan Thomas e dall’amicizia comune con Vernon Watkins, che porta alla pubblicazione dei volumi Elegy for Vernon Watkins (Parma, Guanda, 1968), Elegiac Sonnet (Milano, M’Arte, 1970), Harrington Gardens Suite (Milano, Cerastico, 1972) e l’edizione postume Viaggio verso il Nord (Milano, Cerastico, 1972). Sanesi, inoltre, promuove la pubblicazione di due edizioni d’arte postume: A Selection (Lincoln, Grosseteste, 1975) e A few words for Ceri Richards (Gower, The Gower Press, 1984). Si ricordano infine le mostre tenute in ambito italiano presso la Galleria M’Arte (1969) e la Galleria Cavour (1974) a Milano.

Per maggiori informazioni sull’opera di Richards si rimanda ai volumi di Roberto Sanesi, The graphic works of Ceri Richards, Milano, Cerastico, 1973; Ceri Richards. Rilievi, disegni e dipinti 1931-1940, Pollenza-Macerata, La Nuova Foglio Editrice, 1976; Ceri Richards. Opere dal 1932 al 1965, Milano, Zarathustra Arte Incontro, 1976. Sulla sua partecipazione alla Biennale di Venezia si segnala inoltre il catalogo XXI Biennale Venice 1962. British Pavilion, London, Lund Humphries, 1962; e il saggio di Roberto Sanesi, Ceri Richards, «Le Arti», XIII, n. 6, giugno 1962, p. 24.

[Mária Palóc]