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Claudio Parmiggiani


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Parmiggiani

Claudio Parmiggiani (Luzzara RE, 1943) studia presso l’Istituto di Belle Arti di Modena e nello stesso periodo frequenta lo studio dell’artista Giorgio Morandi. Nel 1965 tiene la sua prima mostra, a Bologna, presso la libreria Feltrinelli: è in questo ambiente che conosce i membri del Gruppo 63 e i poeti riuniti attorno a «il verri» di Luciano Anceschi, ai quali negli anni a venire sarà molto vicino. A Milano intrattiene rapporti con Vincenzo Agnetti ed Emilio Villa. È soprattutto con quest’ultimo che l’artista stringe una forte e duratura amicizia, che sfocia in varie collaborazioni editoriali e nella pubblicazione di libri opera come Atlante (con Emilio Villa e Nanni Balestrini, Scheiwiller, 1970), L’homme qui descend quelque: roman metamytique (Magma, 1974) e Geometria Reformata (Valdonega, 1970). Insieme a Mario Diacono è ideatore della rivista «Tau/ma», pubblicata in sette numeri tra il 1975 e il 1981, per i tipi di Achille Maramotti. Tra la fine degli anni ‘60 e gli anni ’80 è protagonista di varie mostre, sia collettive (Galleria della Sala di Cultura, Palazzo dei Musei, Modena; Centre Georges Pompidou, Parigi; Istituto Italiano di Cultura, Tokyo) che personali (Musei Civici, Reggio Emilia; Museo d’Arte Moderna, Strasburgo; Galleria Albert Totah, New York). Presente più volte alla Biennale di Venezia con sale dedicate, negli anni ’90 conosce un periodo di intensissima attività espositiva, con una serie di mostre in ambito italiano ed europeo, per le quali dà vita ad installazioni di vario genere. Tra le personali più recenti si ricordano quella tenuta a Parma nel 2010, quella a Palazzo Fabroni a Pistoia nel 2007, e quella a Reykjavik nel 2000. Negli ultimi anni ha inoltre realizzato scenografie per spettacoli teatrali (per Comoedia, coreografia di M. Bigonzetti, scene di C. Parmiggiani, Teatro Municipale R. Valli Reggio Emilia, 7 gennaio 1998; per Faust, di Johan Wolfgang von Goethe, regia e scene di C. Parmiggiani, montaggio di J.-L. Nancy, Teatro Metastasio, Prato, 26-29 maggio 2004).
In merito alle collaborazioni editoriali, si sottolineano quelle con Nanni Balestrini (Alfabeto, L’uomo e l’arte 1974; La piedra colectiva: canciones con movimiento, con Corrado Costa, Exit 1978), con Corrado Costa (Blanc , All’insegna del pesce d’oro 1968), con Vincenzo Agnetti (Impronte n. 43, Geiger 1968; Astrazione, con Corrado Costa, Scheiwiller 1968), con Arturo Schwarz (Satyavatī, Valdonega 1985; Sei variazioni sul tema degli antichi cinesi (più una), Ex Bibliotheca Alexandrina 1982), con Mario Diacono (Politica, Valdonega, 1983).Fin dall’inizio della sua attività Parmiggiani si dedica anche alla scrittura, per cui si ricordano Poesie dipinte (Frankfurten Kunstverein 1981), Il sangue del colore (Scheiwiller 1988), Stella Sangue Spirito (tre differenti edizioni: Pratiche 1955 a cura di Stefano Crespi, Actes Sud 2003 e Istituto Cubano del Libro 2007) e Incipit (Allemandi 2008).

Per maggiori informazioni sull’opera dell’artista si consultino Claudio Parmiggiani, Apocalypsis cum figuris, a cura di J. Clair, Allemandi, 2007 (catalogo della mostra tenutasi nel 2007 a Pistoia); Claudio Parmiggiani, Naufragio con spettatore, a cura di S. Amic, Silvana, 2010 (catalogo della mostra tenutasi a Parma nel 2010); Claudio Parmiggiani, Una fede in niente ma totale, a cura di A. Cortellessa, Le Lettere, 2010.

[Monica Pesce]