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Concetto Pozzati


Concetto

Pozzati

Concetto Pozzati nasce in una famiglia di artisti a Vò Vecchio in provincia di Padova il 1 novembre 1935. Nel 1947, dopo la morte del padre si trasferisce a Bologna, città nella quale si stabilisce definitivamente. Ottenuto il diploma nel 1955 presso l’Istituto d’Arte di Bologna soggiorna a Parigi e lavora nell’atelier dello zio Severo Pozzati – in arte Sepo – avviando una formazione nel campo della grafica pubblicitaria. Negli anni seguenti frequenta la scuola serale di Pubblicità dell’Istituto d’Arte di Bologna e diventa assistente di Pirro Cuniberti. Nel biennio 1955-1957 esegue una serie di dipinti intitolati Testa, Muro bolognese e Segno in polvere, per i quali ottiene rilevanti premi nazionali (Premio Spoleto; Morgan’s Paint; Premio Giovani Artisti, Parma) e si presenta a collettive al Circolo di Cultura e alla Galleria La Loggia di Bologna. Nel 1958 tiene la sua prima personale alla Galleria La Scaletta di Bologna; espone poi a Roma e a Milano, città nelle quali entra in rapporto con gli ambienti artistici dell’epoca. Nel 1960 è tra gli invitati al VIII Quadriennale di Roma e alla mostra Possibilità di relazione, e fonda con Sepo la Scuola d’Arte Pubblicitaria a Bologna, che dedica al padre. Nel 1964 è presente alla Biennale di Venezia con il quadro Per una possibile modificazione – opera ben rappresentativa della sua ricerca artistica – e successivamente viene invitato ad esporre a Bruxelles da Edouard Jaguer. A partire dal 1968 vengono allestite le prime mostre antologiche della sua opera, tenute all’Istituto di Storia dell’Arte all’Università di Parma (1968), al Palazzo Grassi di Venezia (1974) e al Palazzo delle Esposizioni di Roma (1976). Contemporaneamente è docente all’Accademia di Belle Arti di Urbino - di cui sarà direttore fino al 1973. Insegna inoltre all’Accademia di Firenze e, dal 1976 al 2003 è titolare a Bologna. Nel frattempo continua la sua ricerca e dopo le opere emblematiche En plein air e Il suicidio di Grosz articola il proprio lavoro attorno alle serie Fuori dalla porta, Ellade, Enigma dell’acqua, Fiori neri e Impossibile paesaggio. Nel 1977, insieme ad Accardi, Capello, Colombo, Rotella, Tadini, Turcato, fonda la cooperativa d’arte Cooperante, con il quale prosegue la sua attività di organizzatore di mostre che aveva iniziato negli anni Cinquanta. È stato curatore di numerose esposizioni tra le quali si ricordano quelle di Fontana, Baj e Manzoni (1957), Schifano, Lo Savio, Angeli, Festa, Uncini (1960), le collettive Anni Ottanta (1985), Paesaggio & Paesaggio (1985) e la rassegna itinerante 1960-1980 Aspekte der Italianischen Kunst (1986). Le sue opere sono state esposte in numerose occasioni sia a livello nazionale che internazionale come la Biennale di Venezia (1964; 1972; 1982; 2007; 2009; 2013),  la Quadriennale di Roma (1959; 1965; 1973; 1974; 1986), la Biennale di San Paolo (1963; 1964), la Biennale di Tokyo (1963), la Biennale di Parigi (1969), Dokumenta di Kassel (1964.) Inoltre si ricordano le personali tenute a Düsseldorf, Belgrado, Zagabria, Graz, Lubiana, New York, Friburgo, Johannesburg, Bremen, Parigi, Basilea, Bruxelles, Amsterdam, Tokyo, Francoforte, Valencia, Montecarlo, Berlino, Madrid, il Cairo. Relativamente al suo lavoro nell’ambito dell’arte grafica si segnala la mostra antologica del 1992. Ha realizzato opere per il volume collettivo Gli incontri della quercia (Milano, Edizioni della Quercia, 1966); e per i libri illustrati di Roberto Sanesi Lassù sulle montagne… (Milano, Motta, 1972) e L’anatomia della bellezza (Milano, Cerastico, 1974).

Per maggiori approfondimenti sul lavoro dell’artista si rimanda al catalogo generale delle opere di Concetto Pozzati (Concetto Pozzati. Archivio Generale I-V, Faenza, Maretti Editore, 2006-2016.), curata dall’Archivio Concetto Pozzati. Si segnala inoltre il relativo sito www.archivioconcettopozzati.it. Si ricorda infine l’edizione degli scritti dell’artista pubblicati sotto il titolo Parola d’artista (vol. 1., Milano, Edizioni Corraini, 2007; vol. 2., Milano, Maretti Editore, 2013).

[Mária Palóc]