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Corrado Costa


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Corrado Costa (Mulino di Bazzano, Parma, 9 agosto 1929 – Reggio Emilia 9 febbraio 1991) ha trascorso gran parte della sua vita a Reggio Emilia, dove ha esercitato la professione di avvocato. Scrittore e disegnatore si forma sugli autori francesi, in particolare sui surrealisti, fatto questo che, nei primi anni Sessanta, lo porta a stringere una duratura amicizia con Giorgio Celli, Antonio Porta, Nanni Scolari (allievo di Luciano Anceschi) e Adriano Spatola, coi quali fonda «Malebolge», una rivista di letteratura d'avanguardia, parasurrealista. Membro del Gruppo 63, in quel periodo pubblica anche la sua prima opera, Pseudobaudelaire, (All'insegna del pesce d'oro 1964), una breve raccolta di poesie. Dopo questo esordio la produzione di Costa si caratterizza per l'interazione fra arti diverse, come attesta la presenza delle sue poesie nei cataloghi degli amici pittori, tra cui Claudio Parmiggiani, col quale collabora al libro illustrato Blanc (All'insegna del pesce d'oro 1968), o William Xerra con cui realizza l'esposizione Tre poemi flippers, allo Studio Santandrea di Milano, nel 1972. In questo solco si pone la realizzazione di libri d'artista come Per una proiezione delle ombre (La Nuova Foglio 1971), o Invisibile pittura (Editrice Magma 1973). Oltre a collaborare a numerose riviste come «Quindici», «il verri» «Nuova Corrente», «Revolver», «Tam Tam», «Alfabeta», «Cervo Volante», dalla fine degli anni Settanta in poi la produzione di Costa – di cui si segnalano almeno La piedra colectiva - Canciones con movimiento in collaborazione con Nanni Balestrini (Exit 1978) e The Complete Films (Red Hill Press 1983) – si indirizza verso una dimensione performativa, con letture di poesie in pubblico in varie parti del mondo e più volte alla rassegna di “Milano-Poesia,” un appuntamento tra i più importanti della performance poetica.

Per ulteriori informazioni bio-bibliografiche si rimanda a Corrado Costa, The Complete Films. Poesia Prosa Performance, a cura di Eugenio Gazzola, con un'antologia multimediale di Daniela Rossi, Firenze, Le Lettere, 2007.

[Lorenzo Berti]