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Gabriele Frasca


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Frasca

Gabriele Frasca nasce a Napoli nel 1957, attualmente insegna Letterature comparate e Media comparati all’Università degli Studi di Salerno. Nel 1978 fonda il collettivo di scrittura Kriptopterus Bycirrhis assieme a Tommaso Ottonieri, Marcello Frixione e Lorenzo Durante; dopo aver brevemente partecipato ai lavori del Gruppo 93, lavora per alcuni anni a Radio Rai, in seguito, dirige il “Napoli teatro festival”; dal 2012 presiede il Premio Napoli di poesia. Alla sua attività di scrittore si affianca quella di traduttore - si ricordino soprattutto le sue numerose traduzioni di Beckett - e di saggista; di particolare rilevanza i suoi scritti sulla letteratura in rapporto al sistema mediatico (si veda ad esempio La lettera che muore. La "letteratura" nel reticolo mediale, Meltemi 2005) e i suoi studi su Beckett, Joyce e Dick. Frasca esordisce nel 1984 con la raccolta di poesie Rame (Corpo 10; seconda edizione ampliata Zona 1999), caratterizzata da una ripresa e una rielaborazione di forme metriche chiuse che sarà elemento costante del suo lavoro poetico, così come è possibile verificare nelle raccolte successive, Lime (Einaudi 1995) e Rive (Einaudi 2008).  Nel 2007 pubblica una raccolta antologica che contiene opere già edite rielaborate e altri inediti dal titolo Prime. Poesie scelte 1977-2007 (Sossella 2007) con la quale vince il Premio Napoli nel 2008. Del 2013 è la sua ultima raccolta, Rimi (Einaudi). Il suo primo romanzo ll fermo volere (Corpo 10 1987), è stato ripubblicato dalle Edizioni d'If nel 2004 in una nuova versione in cui al testo si affiancano i fumetti realizzati da Luca Dalisi e un CD con le musiche di Steve Brown, a testimonianza di una attenzione costante per le forme di interazione tra media differenti. Anche Santa Mira (Cronopio 2001) è stato riedito nella collana Fuori Formato di Le Lettere nel 2006 con un CD allegato contenente musiche originali dei ResiDante, gruppo fondato tra gli altri dallo stesso Frasca, con il quale l’autore ha anche sviluppato il progetto musicale Il fronte interno (Sossella 2003) sulla base di alcuni componimenti tratti da Rive. Tali sperimentazioni rendono evidenti le caratteristiche portanti della scrittura di Frasca, votata all’esecuzione orale e intesa come meccanismo memotecnico di cui il lettore può appropriarsi. Nel suo ultimo romanzo Dai cancelli d'acciaio (Sossella 2011) si ritrova infine la rappresentazione dell’influsso dei sistemi mediatici sulla soggettività contemporanea, l’effetto dell’assordamento mediale, altro elemento ricorrente in tutta la sua opera. Le sue opere teatrali e radiofoniche sono state raccolte in Tele. Cinque tragedie seguite da due radiocomiche (Cronopio 1998). Sul suo sito internet (www.gabrielefrasca.it) è possibile trovare una raccolta completa delle numerose sperimentazioni interartistiche e delle collaborazioni avvenute con artisti di diverse discipline: tra le più recenti si deve ricordare il videodramma a spettatore unico Nei molti mondi, tratto da un racconto di Philip Dick, realizzato assieme ai ResiDante e al regista Guido Acampa. Numerose soprattutto le sue collaborazioni con artisti di area napoletana che hanno portato alla realizzazione di progetti come Orologio ad acqua; ideato negli anni Novanta da Frasca assieme agli artisti Errico Ruotolo, Antonio De Filippis, Carmine Rezzuti e Gabriele Castaldo, il progetto consiste in una serie di performance e istallazioni miranti a risarcire la distanza fra gli oggetti d'arte e i fruitori, ma anche fra il discorso artistico e quello scientifico, nei luoghi e paesaggi urbani di Napoli legati alla scienza. Presentato all'Acquario di Napoli nel 1995, Orologio ad acqua è anche il titolo del primo degli interventi progettati; dall’evento nasce un libro illustrato, realizzato dalla casa editrice Il Laboratorio di Nola, contenente serigrafie dei cinque artisti e un testo di Frasca. Nel 1996 il gruppo di Orologio ad acqua realizza anche Sidereus Nuncius, presso l'Osservatorio Astronomico, e La Flors Enversa, presso l'Orto Botanico; nel 1997 Rooms with no door e L’uomo della folla nel 1998. Nel 1999 il progetto si conclude con una nuova iniziativa dal titolo Viaggiatori senza bagaglio al Museo Ferroviario di Pietrarsa e documentato nel volume eponimo curato da Achille Bonito Oliva (CHARTA, 1999). Con Errico Ruotolo lo scrittore ha anche realizzato il libro illustrato Sul punto di partenza del ritorno, edito da Il Laboratorio nel 2007, e ha curato i cataloghi delle mostre dedicate all'artista napoletano Gli inediti di Errico Ruotolo. Aprire gli occhi ed ascoltare il buio (d'If 2005) e Errico Ruotolo: opere dal 1961 al 2007 (Edizioni Morra 2012).

Per una prima bibliografia critica sull’autore si rimanda a AA.VV., Le psicotecnologie, numero monografico de «L’Apostrofo», n 15, 2001, e a G. Alfano, Gabriele Frasca, in AA.VV., Parola plurale, Sessantaquattro poeti italiani a cavallo fra due secoli, a cura di G. Alfano, A. Baldacci, C. Bello Minciacchi, A. Cortellessa, M. Manganelli, R. Scarpa, F. Zinelli e P. Zublena, Roma, Sossella, 2005.

[Giovanna Lo Monaco]