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Giorgio Celli


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Celli

Giorgio Celli (Verona, 16 luglio 1935 – Bologna 11 giugno 2011), studia a Bologna dove consegue la laurea in Scienze Agrarie, avviandosi ben presto ad una carriera accademica che lo vede direttore dell'Istituto di Entomologia Guido Grandi presso la medesima università. All'attività scientifica Celli affianca da sempre quella di scrittore, specie durante gli anni Sessanta in cui è membro del Gruppo 63 e partecipa, dal '64 al '67, alla redazione di «Malebolge» con gli amici Adriano Spatola, Antonio Porta, Corrado Costa ed Ennio Scolari. Sul finire di quello stesso decennio pubblica il suo primo romanzo Il parafossile (Feltrinelli 1967) e la sua prima raccolta di poesia Il pesce gotico (Geiger 1968), che inaugura l'attività delle Edizioni Geiger. Il volume, contenente dieci disegni di Cesare Lazzarini, testimonia l'attenzione di Celli per la contaminazione fra arti differenti, peculiarità rintracciabile anche nei numerosi cataloghi di mostre curati dall'autore, e nella collaborazione a libri d'artista come La mosca: 1969-1978 (Belforte grafica 1978). Nel resto della sua attività letteraria Celli realizza sopratutto opere narrative e testi di carattere divulgativo-scientifico, mentre, dopo i Prolegomeni all'uccisione del Minotauro (Feltrinelli 1972), la sua produzione poetica vive un lungo intervallo di silenzio, interrotto soltanto da due titoli, Verisverdi (La corte 1994) e Percorsi (Sometti 2006).

Per maggiori informazioni si rimanda al volume: Claudio Beghelli, Giorgio Celli, L'animale che immagina: frammenti di un'autobiografia intellettuale, Civitavecchia, Prospettiva, 2013.

[Lorenzo Berti]