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Miguel Berrocal


Miguel

Berrocal

Miguel Berrocal nasce in Spagna nel 1933 a Villanueva de Algaidas nella provincia di Malaga, dove muore il 31 maggio del 2006. Studia a Madrid chimica e matematica, ma frequenta anche la Scuola di Belle Arti di San Fernando come allievo dello scultore Angel Ferrant, la Scuola di Arti e Mestieri e la Scuola di Arti Grafiche. Nel 1952 viene allestita la sua prima mostra di quadri alla Galería Xagra di Madrid; nel maggio dello stesso anno va a Roma dove lavora e studia fino al 1954, anno in cui torna in Spagna per il servizio militare. Rappresenta la Spagna alla XXVII Biennale di Venezia; nel 1955 si trasferisce a Parigi con una borsa di studio, ma l’anno seguente torna a Roma, dove conosce Burri, Afro, Guerrini, Consagra, Perilli. Si dedica principalmente alla scultura, realizzando nel 1956, assieme ad un gruppo di architetti, le 400 balaustre della Camera di Commercio di Carrara. Nei primi anni Sessanta vive tra la Francia e l’Italia ed espone a Roma (Galleria La Medusa), Milano (Galleria Apollinaire), Parigi (Galleria Kriegel) e New York (Galleria Albert Loeb). Nel 1962 inizia a fondere le sue opere a Verona, città nella quale si stabilisce definitivamente nel 1964, traslocando tre anni più tardi nella Villa Rizzardi a Negard, un piccolo paese della provincia di Verona, dove risiederà sino al 2004. Agli anni Sessanta risalgono le opere La boîte découpée, Sarcophage, Le grand torse, e l’“esperimento” della Maria della O, con cui inizia a testare i procedimenti di fusione industriale, aumentando la “tiratura” delle sue opere. Maria della O infatti viene realizzata con una tiratura di 200 esemplari; l’opera ottiene nel 1966 il premio per la scultura alla Biennale di Parigi ed entra nella collezione del Museum of Modern di New York. Continuano le esposizioni sia collettive che personali in Francia, Inghilterra, Stati Uniti e Germania dove nel 1966 è chiamato ad insegnare alla Hoch-schule für Bildende Künste di Amburgo. Dal 1968 in poi si dedica più intensamente all’edizione in serie di mini-sculture. Nel 1972 la città di Malaga gli commissiona un monumento a Picasso sulla cui scia inizia il ciclo delle opere monumentali: Almudena per la fondazione Juan March a Madrid e il Delirium tremens su domanda di Dalì per il suo museo di Figueras. Nel 1975 l’artista si interessa di nuovo al colore e realizza una serie di gouaches, acqueforti e serigrafie che hanno per soggetto varie sculture in preparazione; in quest’ambito si ricordano la cartella Suite veronese contenente sei linoleografie di Berrocal (Verona, Aux deux amis, 1975) e le nove incisioni in linoleum realizzate per l’edizione dell’Anabase di St-Jh. Perse nella traduzione di Giuseppe Ungaretti, pubblicata dalla casa editrice veronese Le Rame (1967). Nel 1981 il Ministero della Cultura spagnolo propone al Maestro di allestire una mostra antologica a Madrid, poi realizzata nell’84 al Palacio de Velasquez e in seguito portata anche a Barcellona e Bruxelles. Nel 1999 ha luogo un’altra grande esposizione personale nel Centro Conde Duque de Madrid e poi nel Teatro Campoamor di Orviedo e quindi a Malaga. Nel 2001 iniziano i lavori del Museo Berrocal a Villanueva de Algaidas, paese natale dello scultore, dove tornerà definitivamente nel 2004.

Per maggiori informazioni si rimanda ai cataloghi: Berrocal. Sculture e disegni 1958-1995 (Verona, Palazzo Forti, 2 giugno-22 ottobre 1995), Verona, Grafiche Aurora Verona, 1995; Berrocal (23 luglio – 20 ottobre 2002), a cura di Kosme de Barañano, Valencia, IVAM Institut Valencià d’Art Modern, 2002. Si segnala inoltre i sito web dedicato allo scultore www.berrocal.net

[Teresa Spignoli]


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