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Orfeo Tamburi


Orfeo

Tamburi

Orfeo Tamburi (Jesi 1910 – Parigi 1994) si trasferisce in giovane età a Roma, dove studia presso l’Accademia delle Belle Arti. Si forma nell'ambito della Scuola Romana e già da giovanissimo prende parte alla vita artistica della città, collaborando con articoli e disegni a «L’Italia Letteraria», «Il Selvaggio» e altre riviste. Orfeo Tamburi partecipa a mostre italiane ed estere esponendo per svariati anni alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. Moltissime le gallerie pubbliche e private che espongono sue opere: l’artista allestisce mostre a Bruxelles, Parigi, Zurigo, Ginevra, Bordeaux, San Francisco, Los Angeles e New York. Nel gennaio del 1940 Tamburi espone alla Galleria di Roma insieme a Guttuso, Guzzi, Montanarini, Ziveri, Fazzini in una mostra dedicata al nuovo realismo italiano. I soggetti prediletti dall’artista sono soprattutto paesaggi, vedute urbane e ritratti romani, veneziani, parigini. Negli anni ’40 pubblica svariate litografie raccolte nel volume: Cronache Romane (Ed. La Margherita 1944).
Tamburi svolge un'importante attività di disegnatore illustrando con acqueforti, litografie e disegni opere di poeti e scrittori, antichi e moderni: realizza cinquanta disegni per Piccola Roma, con una poesia di Ungaretti (Urbinati 1944), Cineraccio di Leonardo Sinisgalli (Cento Amici del Libro 1966) e molti altri. Nel 1979 l'Editions Denoël di Parigi e Il Cigno Stamperia d'Arte di Roma pubblicano una preziosa opera in tre volumi dal titolo Paris 20+1 con testi di Nino Frank, Georges Pillement e Paul Guth; Orfeo Tamburi realizza per questa edizione 105 disegni in nero e 21 incisioni in acquaforte e acquatinta a molti colori. Nel 1941 il noto pittore futurista Gino Severini dedica all’artista una monografia pubblicata dalla casa editrice Documento nel primo volume della collana «Artisti d’oggi».
 Nel 1947 si trasferisce a Parigi che dal quel momento diventa la sua città. Tra i numerosi premi ottenuti per la sua attività artistica è significativa la Medaglia d'Oro di Prima classe al merito della Cultura e dell'Arte conferitagli dal Presidente della Repubblica.

Per un approfondimento sulla biografia e l’opera di Orfeo Tamburi si rimanda al volume Tamburi: le città, i volti, le maschere, a cura di Loretta Mozzoni, Cinisello Balsamo, Silvana, 1998, e al catalogo della mostra tenutasi ad Ancona, presso la Mole Vanvitelliana, dal 10 settembre al 17 ottobre 2010: Orfeo Tamburi: tra astrazione e realtà, Ancona, Sceverti, 2010.

[Barbara Taccone]