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Pericle Fazzini


Pericle

Fazzini

Pericle Fazzini (Grottammare, 4 maggio 1913 – Roma, 4 dicembre 1987) trascorre la sua infanzia a Grottammare in provincia di Ascoli Piceno, dove inizia a lavorare nella falegnameria di famiglia, apprendendo ad intagliare il legno e dedicandosi alla scultura. Nel 1930 si trasferisce a Roma, grazie alle insistenze dell’amico Mario Rivosecchi, ben introdotto nell’ambiente artistico della capitale. Frequenta i corsi della Scuola libera del nudo, ed entra in contatto con il pittore Alberto Ziveri. Nel 1932 compone il bassorilievo Uscita dall’arca, ricordato anche da Giuseppe Ungaretti nel saggio Lo scultore del vento, pubblicato come prefazione al catalogo della mostra personale Fondazione Premi Roma, Roma, Palazzo Barberini, 1951. Il legame con il poeta è testimoniato – oltre che dalla plaquette Frammenti per la Terra Promessa, pubblicata nella collezione «Concilium Lithographicum» (1945) - dal Ritratto di Ungaretti che Fazzini presenta alla Biennale di Venezia del 1938, assieme a Momenti di solitudine, due figure in legno rappresentanti un Giovane che ascolta e un Giovane che declama. In questo periodo Fazzini trasferisce lo studio in via Margutta, espone presso la Galleria Sabatello di Roma, il Circolo delle Arti e la II Quadriennale d'Arte Nazionale, ricevendo apprezzamenti e recensioni positive, tra gli altri, da C. E. Oppo, M. Sarfatti, E. Cecchi. In questo periodo compone anche La danzatrice e Il ritratto di Anita, e partecipa al movimento legato alla rivista «Corrente», esponendo sue opere all’interno mostra allestita nel dicembre 1939 alla Galleria Grande di Milano. Nel 1941-42 collabora con la pubblicazione di disegni alle riviste «Primato», «Documento» e «Domus» e nel 1943 realizza la scultura in legno Il Ragazzo con i gabbiani, cui seguono tre anni dopo La Sibilla Il Profeta. Prosegue la sua attività espositiva sia in Italia che all’estero, con una vasta antologica allestita nel 1951 dalla Fondazione Premi Roma (da cui deriva il già citato catalogo di R. Lucchese, con prefazione di G. Ungaretti), cui segue la personale presso la Alexander Jolas Gallery di New York (1952), e infine la partecipazione alla Biennale di Venezia (1954) con una personale che gli vale il primo premio per la scultura. Dal 1958 sino al 1980 insegna a Roma, presso l’Accademia di Belle Arti, e realizza una serie di opere a carattere monumentale, tra cui si ricordano il portale in bronzo della chiesa di S. Giovanni Battista sull’Autostrada del Sole (presso la stazione di Firenze nord) eseguito tra il 1959 e il 1960;  la Fontana per il Palazzo dell'ENI a Roma EUR (1961-‘65) e il Monumento alla Resistenza ad Ancona (1964-’65). Prosegue l’attività espositiva all’estero, con mostre personali a Darmstadt (1961), e alla Kunsthalle di Dusseldorf (1962). Nel 1970, infine, inizia la realizzazione della Resurrezione, scultura di grandi dimensioni per la Sala delle Udienze in Vaticano, che terminerà sette anni dopo, nel 1977.

Per maggiori informazioni sull’artista, si rimanda al catalogo Pericle Fazzini. Opere della Collezione Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, a cura di Valerio Rivosecchi e Ilaria Falconi, Milano, Skira, 2005.

[Teresa Spignoli]