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Edizioni El Bagatt


Le Edizioni El Bagatt nascono a Bergamo nel 1979 per volontà del pittore Claudio Granaroli, che dirige la casa editrice fino al 1996. Il suo intento è quello di promuovere l’attività di poeti ed artisti contemporanei attraverso la pubblicazione di libri di piccolo formato, composti da testi poetici accompagnati spesso da opere di arte figurativa. Dal 1997 al 2007 la direzione passa nelle mani della studiosa di incisione calcografica Maura Cantamessa, che infonde all'attività editoriale un carattere maggiormente specifico, poiché rivolto alla pubblicazione di libri d’artista in tiratura limitata realizzati con torchio a mano e materiali di pregio. A tale proposito si segnalano le due pubblicazioni a sua cura per la «collana musica» (F. De André, M. Cantamessa, Luce luce lontana, 1997 e I. Fossati, G. Bolognini, Tu sei più bella di ieri vita, 2001), due libri d’artista costituiti rispettivamente da cinque testi manoscritti di Fabrizio De André e sei incisioni calcografiche di Maura Cantamessa e da cinque testi di Ivano Fossati accompagnate da cinque incisioni di Giovanna Bolognini. L’indice delle edizioni comprende più di cento titoli, tra i quali spiccano quelli di Giulia Niccolai, Frisbees in facoltà, 1984; Umberto Piersanti, Per tempi e luoghi, con sei litografie di Paolo Ghilardi, 1988; Vincenzo Consolo, L’immensa luce, con sette opere di Marcello Lo Giudice, 1989; Carlo Villa, L’apparenza del nulla, 1992 e Gianni Toti, Poco dopo gli ultimi tre femtosecondi, 1995. A partire dal 2008, a dirigere la casa editrice è lo scultore Pierantonio Volpini, fondatore della galleria Progetto Volpini e della rivista d’arte multimediale «Progetto Volpini Magazine», ora disponibile on line. Le pubblicazioni dell’ultimo periodo sono state suddivise in sette collane («Indaco», «Azzurro», «Verde», «Giallo», «Arancio», «Rosso», «Viola») annoverate nell'ambito del Progetto Arcobaleno, volto a valorizzare l’interazione tra il codice poetico e quello pittorico nella produzione contemporanea. Meritano inoltre attenzione le diciannove cartelle che costituiscono il progetto Operazione Ladomir, contenenti poesie di Velimir Chlébnikov in traduzione italiana, accompagnate da incisioni realizzate con la tecnica dell’acquatinta e dell’acquaforte.

[Valeria Eufemia]