Tu sei qui: Home Banca Dati Editori Foglio OG / La nuova Foglio

Foglio OG / La nuova Foglio


Fondata da Giorgio Cegna nel 1960, l’attività della casa editrice si divide in due fasi: nella prima è conosciuta con il nome di Foglio OG; nella seconda (1970-1981) è nota invece come La nuova Foglio. All’inizio aveva sede a Macerata-Roma, poi nel corso degli anni si stabilirà definitivamente a Pollenza, in provincia di Macerata, nella sede storica della contrada Piane di Chienti. Già nel primo decennio di attività la Foglio si rivolge alla pubblicazione di libri d’arte a tiratura limitata e di qualche raccolta poetica, nonché in seguito a cataloghi di mostre. All’altezza cronologica della denominazione Foglio si situano pubblicazioni come Le idrologie di Villa, Cegna, Craia di Emilio Villa (1968) e dello stesso brunt h, options, 17 madrigals captured by a sweetromatic cybernetogamig vampire, by villadrome (1968). All’attività si legano presto i nomi degli amici del fondatore, artisti e autori contemporanei dell’area marchigiana e non, come Silvio Craia e Sante Monachesi. Tra questi spicca il già citato poeta e scrittore Emilio Villa, che progetta una serie di collane, come «kairos» e «ergon», a volte però destinate a rimanere alla fase embrionale, e «Lapsus», nel cui catalogo compaiono 22 titoli di opere degli intellettuali e artisti che Villa ha frequentato con maggiore assiduità, tra cui Diacono, De Bernardi, Baruchello, Ciriacono, Craia, Parmiggiani, Trubbiani e lo stesso Cegna. Tra i volumi effettivamente dati alle stampe della fantomatica collana si annoverano Phrenodiae quinque de coitu mirabili (1971), con testi di Villa e Corrado Costa; Green (1971) di Villa; DISCOrso, di Villa in collaborazione con Craia e Cegna. Nel campo dei libri d’artista è da segnalare come particolarmente prolifico il 1971, anno in cui vengono per esempio pubblicati Cross S, words di Mario Diacono, De Mona Doxo-loghia di Luciano Caruso, Per una proiezione delle ombre di Corrado Costa. Del 1972 è l’edizione in collaborazione con Mondadori e Gallimard di Cinquante ans de poésie. Poèmes choisis et traduits par P. Dyerval Angelini, una raccolta di poesie di Montale con litografie di Treccani, Brindisi, Trubbiani, Turcato, Migneco e altri. Dal 1973 un altro importante artista e scrittore si avvicina alla casa maceratese, assumendo al suo interno un ruolo pari a quello rivestito da Villa, di questi amico: si tratta di Magdalo Mussio, che con l’incarico di grafico e curatore (infine: di direttore editoriale) si occuperà di alcune collane, in primis di «altro», dalla inconfondibile veste grafica costituita da copertine di cartoncino nero con un punto e virgola bianchi. Seguono poi le collane «altrouno» e «piano inclinato», per un canone di autori che si allarga ora alla sperimentazione avanguardistica anche internazionale oltre che alle ricerche poetiche verbo-visive, tra cui si menzionano Ugo Carrega, Vincenzo Accame, Lamberto Pignotti. Tra i titoli sono presenti anche saggi artistici teorici commissionati a importanti studiosi come Renato Barilli, Elverio Maurizi, Achille Bonito Oliva, Roberto Sanesi. Mussio cura inoltre la rivista «La città di Riga», edita da La nuova Foglio nel triennio 1976-79, uscita in due soli numeri (rispettivamente con copertine di Kounellis e Fabro), la cui redazione è affidata a Calvesi, Mauri, Kounellis e altri. Sempre sotto l’egida di Mussio, significativa è la pubblicazione di alcuni libri d’artista, che dall’inizio dell’attività de La nuova Foglio fino alla sua cessazione rimane l’attività principale; tra questi si ricordano: Il corpo certo o il luogo di una perdita dello stesso Mussio (1975); Manipolazione di cultura. Manipulation der kultur di Fabio Mauri (1976); La porta ap(o)erta di Ugo Carrega (1976); Il veleno è stato sollevato e trasportato di Enzo Cucchi (1977). All’inizio degli anni Ottanta la casa fallisce per problemi di distribuzione.

[Monica Pesce]