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E tutto par nato da quella


Belluno

2004

Edizione d'arte

L’opera, come viene precisato nel frontespizio, rappresenta un omaggio ideato e realizzato da Giovanni Raboni per i novant’anni di Mario Luzi. Si compone di nove poesie scritte da nove autori (Mario Ceriani, Milo de Angelis, Gabriele Frasca, Riccardo Held, Massimo Lenzi, Paolo Maccari, Valerio Magrelli, Antonio Ricciardi, Patrizia Valduga), precedute da frammenti di versi tratti dalle raccolte di Luzi, ed è corredata di un contenitore in bronzo e plexiglas disegnato, numerato e firmato da Giuseppe Maraniello.

Colophon:

«E tutto par nato da quella. Edizione voluta e realizzata da Giovanni Raboni in omaggio a novant’anni di Mario Luzi. Stampata in 200 esemplari di 48 pagine nel formato chiuso 36×26 così contraddistinti: 180 in numeri arabi da 1/180 a 180/180; 15 in numeri romani da I/XV a XV/XV; 5 copie d’obbligo da obbligo 1 a obbligo 5. I testi, inediti composti in caratteri Bembo corpo 14 da Rodolfo Campi sono stampati da Tipoteca Italiana Fondazione sotto la direzione di Silvio Antiga su carta puro cotone ruvida da 200 g della Cartiera Amatruda di Amalfi. I 15 esemplari in numeri romani ed i primi 30 in numeri arabi vengono corredati di un contenitore in bronzo e plexiglas disegnato, numerato e firmato da Giuseppe Maraniello realizzato presso le Fonderie Battaglia di Milano e da Giorgio Biscaro di Treviso Legatore Franco Francescon in Belluno. Ogni esemplare reca il timbro a secco dell’editore. Finito di stampare nel giorno di San Fortunato dell’A.D 2004 per conto di Edizioni Colophon di Belluno. Esemplare N. Copyright Colophon Belluno, 2004».

L’esemplare consultato è privo di numerazione ed è conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (PREG B0 00499). Manca il contenitore in bronzo e plexiglas presente nei primi 15 esemplari in numeri romani e nei primi 30 in numeri arabi.

Descrizione fisica:
Copertina in carta bianca cotonata recante in inchiostro nero il titolo del volume.
Dimensioni: 36x26 cm.
48 p.

Si indicano di seguito i testi presenti nel volume secondo l’ordine di pubblicazione:

Mario Ceriani, Frammento a Progne alla rondine laconica e al sogno
Mario Luzi, «E il lupo/ con spasimo di tutta la sua vita/ di quella dei suoi padri e dei suoi cuccioli». Versi tratti da E il lupo (Onore del Vero).
Milo de Angelis, Ai tuoi fondamenti invisibili
Gabriele Frasca, Non guarda Siena
Mario Luzi, «Mi guarda Siena/ mi guarda sempre/ dalla sua altura». Versi tratti da Mi guarda Siena (Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini).
Riccardo Held, Adesso, come sono, in quest’istante
Mario Luzi, «Bruciata la materia del ricordo ma non il ricordo./ Il ricordo impera ugualmente. È lui/ che oltre la storia e oltre la finita reminiscenza». Versi tratti da Bruciata la materia del ricordo ma non il ricordo (Per il battesimo dei nostri frammenti).
Massimo Lenzi, Variazioni su versi di Mario Luzi
Mario Luzi, «Dico: abbi pace, abbi silenzio. Dico…/ Udire voci trapassate / insidia il giusto, lusinga il troppo debole/ il troppo umano dell’amore». Versi tratti da Il duro filamento (Dal fondo delle campagne).
Paolo Maccari, L’invasore gradito
Mario Luzi, «Cresce un muto delirio, agile e liscio/ un gatto scherza coi fiori». Versi tratti da Epistolium (Un brindisi).
Valerio Magrelli, A Giacinto, mio padre
Mario Luzi, «Vibra il cielo, il giacinto effuso cade/ fra le brume pareti, l’aria spira/ nelle vesti, una nube mi pervade/ quale insidiosa presenza respira?» versi tratti da Vibra il cielo, il giacinto effuso cade (Quaderno Gotico).
Antonio Ricciardi, Ex voto. Il figlio vede in sogno il padre nuotare in camera da letto
Mario Luzi, «Bruciata la materia del ricordo ma non il ricordo./ Il ricordo impera ugualmente. È lui/ che oltre la storia e oltre la finita reminiscenza». Versi tratti da Bruciata la materia del ricordo ma non il ricordo (Per il battesimo dei nostri frammenti).
Patrizia Valduga, E mormoravo come al confessore

Mario Luzi, «Quel che verrà verrà da questa pena/ siedo presso il mio fuoco triste, attendo/ finché nasca la vampa piena o il guizzo/ sul sarmento bagnato dalla fiamma». Versi tratti da Versi d’ottobre (Onore del vero).

I testi non hanno avuto al momento un diverso esito editoriale. Le poesie di Luzi adesso sono consultabili in Mario Luzi, L’opera poetica, a cura e con un saggio introduttivo di Stefano Verdino, Milano, Mondadori, «i Meridiani», 1998 (e successive edizioni).
[Marco Proietto]