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Libero De Libero


Libero

De Libero

Libero De Libero, (Fondi 1906 - Roma 1981) è stato poeta, narratore e critico d’arte. Nel 1927 si stabilisce a Roma per frequentare la Facoltà di Giurisprudenza: in questo periodo entra in contatto con l’ambiente culturale romano e conosce gli intellettuali che si ritrovano nella celebre “terza saletta” del Caffè Aragno. Contemporaneamente frequenta i pittori Scipione, Mafai, Raphaël, e contribuisce da un punto di vista critico alla definizione dei caratteri della Scuola di via Cavour. Nel 1935, grazie anche all’interessamento di Giuseppe Ungaretti, i «Quaderni di Novissima» pubblicano la sua prima raccolta poetica, Solstizio; altre fondamentali raccolte sono: Proverbi (Edizioni della Cometa 1937), Testa (Edizioni della Cometa 1938), Eclisse (Edizioni della Cometa 1940). Nel 1972 l’autore riordina l'intero corpus dei suoi versi in Scempio e lusinga (Mondadori). L’attività di Libero De Libero è contraddistinta dall’interesse verso le arti figurative testimoniato dai numerosi volumi di critica artistica, tra cui si segnalano: Mafai (De Luca 1949), Mino Maccari (Scheiwiller 1976), I volti di Masaccio, (C. Olivetti e C. 1956), Il trionfo della morte (S. F. Flaccovio 1958), Sinisgalli, poeta che disegna (Castaldi s.d.); collabora inoltre, in qualità di critico d’arte, alle riviste «Belvedere» e «L'Italia Letteraria». Nel 1929 fonda il quindicinale pubblicato in otto numeri «L’Interplanetario» cui collaborano tra gli altri, Sinisgalli, Alvaro, Bontempelli, Moravia; grande spazio è dedicato anche agli artisti: la testata è disegnata da Vinicio Paladini e si avvale dei contributi di Trombadori e Ceracchini. De Libero fonda e dirige anche le riviste «Beltempo» (Edizione della Cometa 1940/’42), «Parallelo» (Roma 1943), e «Almanacco del Cartiglio», (Edizione del Cartiglio 1953), edito in un unico numero nel 1953. La rivista si configura come un almanacco di poesia e pittura, raccogliendo le poesie dei maggiori poeti contemporanei: Aleramo, Saba, Montale, Ungaretti, Quasimodo, Penna, Sinisgalli, Gatto, Caproni, Sereni, Pasolini; ciascuna poesia  è accompagnata dalla riproduzione di un disegno, un’acquaforte o una litografia di artisti quali Afro, Bartolini, Caruso, Clerici, Fazzini, Gentilini, Guttuso, Levi, Maccari, Omiccioli, Pirandello, Purificato, Treccani, Vespignani, Ziveri. Dal 1935 al 1938 l’autore dirige la Galleria della Cometa, patrocinata dalla contessa Anna Letizia Pecci Blunt. La volontà della Cometa di creare un luogo di confronto tra pittura e poesia si manifesta nella creazione di un’omonima casa editrice, impegnata nell’edizione di volumi di Tommaso Landolfi, Cesare Brandi, Leonardo Sinisgalli, Corrado Pavolini, Massimo Bontempelli e dello stesso Libero De Libero, con disegni originali o incisioni di Mirco, Savinio, Capogrossi, Manzù, Santomaso, Cantatore, Marino, Tamburi, Longanesi, Guttuso, Morandi. La sinergia tra letteratura e arte, intensa in tutta la produzione di De Libero, si esplica in particolar modo nella pubblicazione di edizioni d’arte e libri illustrati con la collaborazione degli amici artisti e pittori, ne sono esempi: Madrigali (Origine 1967) e Passaporto (L'Arco edizioni d'arte 1976) con acqueforti di Franco Gentilini, La vecchiaia nevica con due acqueforti di Assadour (L'Arco – Scheiwiller 1978), Ode all'altra gente con un linoleum di Gian Luigi Giovanola (Scheiwiller 1986). Anche tra le raccolte in prosa figurano collaborazioni con altri artisti, è questo il caso dei racconti de Il guanto nero (Sodalizio del libro, 1959), illustrato da Fabrizio Clerici. L’attività prosastica di Libero De Libero prosegue con la pubblicazione di raccolte di racconti come Malumore (OET 1945), Racconti alla finestra (Bietti 1969) e due romanzi: Amore e morte (Garzanti 1951) e Camera oscura (Garzanti 1952).
Per ulteriori riferimenti bio-bibliografici si rimanda ai volumi: Un poeta come De Libero, iconografia e bibliografia di Libero De Libero, curato da Giuseppe Appella, con uno scritto di Carlo Bo, Milano, All’insegna del pesce d’oro, 1977; Anna Maria Scarpati, Libero De Libero e la scuola romana, Roma, Kappa, 2000; Giuseppe Lupo Poesia come pittura: De Libero e la cultura romana, 1930-194, Milano, Vita & Pensiero, 2002 e Anna Maria Scarpati, Libero De Libero: uomo, poeta, narratore, Roma, Kappa, 2003.

[Barbara Taccone]