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Luca Macchi


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Macchi

Luca Macchi nasce nel 1961 a San Miniato. Ha conseguito la Maturità presso il Liceo Artistico Firenze 2 e successivamente si diploma all'accademia di Belle Arti di Firenze, discutendo una tesi sulla pittura di Giorgio de Chirico. Nel 1982 tiene la sua prima mostra personale a Empoli. Nel 1987 è invitato alla VIII Biennale d'Arte di Pinerolo a Torino. L'anno successivo espone nella Torre di Federico II e tiene una personale alla Galleria L'Upupa a Firenze, dove presenta la serie Magma, frutto del lavoro di ricerca condotto dal 1985 al 1988. Negli anni Novanta partecipa a varie rassegne tra le quali ricordiamo Provoc' Arte (San Miniato 1981); Tocco d'Artista (Santa Croce sull'Arno 1993); Consonanze-Parole, Immagini, Musica (Fucecchio 1995); Dilvio Lotti e gli amici (San Miniato 1997). In questi anni l'attività artistica di Macchi si intreccia con il teatro. Realizza scenografie per spettacoli quali Edelweis Pension, Semmering (1993); La Processione (1993) e Sonata per Eva (1998). Nel 1996 al Convento di San Francesco a San Miniato, nella ex cripta di San Ludovico d'Angiò, tiene una personale corredata da un catalogo con la prefazione di Mario Luzi, che da questo momento in poi scriverà in più occasioni sul suo lavoro. Nel 1998 Don Luciano Marcucci, sacerdote poeta, gli affida l'incarico di realizzare la decorazione parietale e il crocifisso d'altare della Cappella di San Matteo Evangelista a Mariolo. Nel 1999 Macchi presenta alcune opere del ciclo Le tavole della Luce nella Torre di Filippo il Bello a Villeneuve Lez Avignon. Nel 2000 è nominato professore ordinario all'Accademia degli Euteleti di San Miniato, inoltre si dedica alla grafica d'arte e, insieme al poeta Mario Luzi, realizza il volume Nel segno, La Parola – Immagini dal Libro dell'Apocalisse (Covero 2000), presentato in un'esposizione organizzata a cura dell'Accademia degli Euteleti nelle sale del palazzo Grifoni. Nel 2002 espone alla Compagnia dei liberi incisori di Santa Croce sull'Arno e al Palazzo dei Priori di Volterra, mentre l'anno successivo elabora, sempre in collaborazione con Luzi, i volumi San Miniato (Covero 2003) e La poesia, Gli anni (Bongi 2004). Nel 2006 tiene una mostra nello storico locale Le Giubbe Rosse di Firenze, dove viene presentato il volume Nel flusso e nell'incandescenza del sensibile (Edizioni ETS 2006), che raccoglie i testi che Luzi ha dedicato al suo lavoro d'artista. Nella duplice veste di scrittore e di incisore Macchi realizza nel 2009 il volume Gli anni belli, testi e incisioni (Covero 2009) e nel 2010 un altro volume dal titolo La zattera dell'arte e della poesia (Covero 2010). Negli anni successivi tiene numerose mostre personali quali l'esposizione alla Galleria San Vidal di Venezia (2015) e l'esposizione, dal titolo Immagine del mito, presso il Palazzo Pretorio di Certaldo, mentre nel 2017 viene invitato alla mostra Nel segno dell'artista – cento anni di incisioni a Firenze tenutasi nelle Sale delle Esposizioni dell'Accademia delle Arti del Disegno in Piazza San Marco a Firenze e sempre nello stesso anno viene chiamato a tenere una personale, intitolata Luca Macchi – Le mura di Orfeo e altre edicole del sacro e del mito e curata da Nicola Micieli, presso il Palazzo Grifoni di San Miniato.

Per maggiori informazioni sull’artista si rimanda ai volumi Luca Macchi: Le mura di Orfeo e altre edicole del sacro e del mito, a cura di Nicola Micieli, Pontedera, Bandecchi&Vivaldi, 2017; Luca Macchi: immagine del mito, a cura di Andrea Mancini, San Miniato, La conchiglia di Santiago, 2016.
[Marco Proietto]