Tu sei qui: Home Banca Dati Opere Le soloeil qui se lèche ses cheveux ayant tué ses chevaux

Le soloeil qui se lèche ses cheveux ayant tué ses chevaux



Livorno

1992

Libro d'artista

L’opera comprende un’incisione di Emilio Villa e una breve biografia dell’autore. Realizzata in scala di grigi, l’incisione andrebbe vista con l’ausilio di uno specchio, per facilitare la lettura della poesia, scritta da destra verso sinistra e “rovesciata” rispetto al lettore.

Esemplare privo di colophon.

L’esemplare consultato è numerato 56/65, è firmato a lapis dall’autore ed è conservato presso il Fondo d’Artista della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (F.A.VILE.B.3).

Descrizione fisica:
Cartella in cartoncino bianco
Dimensioni: 23,3x33,3 cm
[2] c. di cui una piegata in tre


La cartella contiene un’incisione di Emilio Villa, in cui si leggono il titolo e i primi 16 versi della poesia Le soloeil qui se lèche ses cheveux ayant tué ses chevaux, ed è firmata a lapis dallo stesso. Essa si presenta come un disegno fatto sulle scritte della poesia, peraltro non facilmente decifrabili e da leggere allo specchio. La poesia è riapparsa, datata 1974, in Alchimia della scrittura, Luciano Caruso, Opere 1963-1995, a cura di A. Tecce, E. Villa, M. Bandini, G. Zanchelli, Belforte, 1995 (catalogo della mostra sulle opere di Caruso tenutasi nel 1995 al Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes di Napoli). Sul retro della cartella si legge una breve biografia dell’autore.

Accanto alla marca editoriale compare il nome “Le porte di Sibari”, gruppo di cui Caruso era stato promotore, per un’esperienza affine a quella di Continuum. Associazione culturale nata nel 1990 a Corigliano Calabro (nella piana di Sibari), viene fondata con fini espositivi e di diffusione dell’arte sperimentale nel Sud; a tal scopo ha realizzato una serie di edizioni e di mostre, sia nella sua sede di Corigliano che in altre associazioni e gallerie. I membri del gruppo sono stati Mario Parentela, Franco Magro, Emanuele Mennitti Paraito, Carmelo Aiello, Enzo Miglietta, Francesco Saverio Dodaro, oltre agli animatori principali Luciano Caruso e Carmine Cianci.

Aldo Tagliaferri, curatore della bibliografia delle opere di Villa per il catalogo della mostra tenutasi a Reggio Emilia nel 2008 su Emilio Villa a cura di Claudio Parmiggiani (Emilio Villa poeta e scrittore, Mazzotta, 2008) afferma che questa fa parte di due incisioni non autentiche, «perché non realizzate e non firmate da Villa (tra l’altro, l’autore delle incisioni non sapeva che la firma di Villa era cambiata in conseguenza all’ictus) […]».

[Monica Pesce]